Eni sugli scudi grazie al petrolio. I prossimi target tecnici del titolo

Il rally del petrolio Wti e Brent, rispettivamente saliti oltre i 71 e i 77 dollari per barile, ha infiammato anche Eni, che ha di recente ha superato la resistenza statica di medio periodo posta a quota 16 euro, un livello oltre il quale il titolo non saliva dall’autunno del 2015. Certo dal punto di vista tecnico, visto l’ipercomprato tecnico che ormai caratterizza il posizionamento dei principali indicatori e oscillatori, è auspicabile un movimento laterale di consolidamento di breve termine.

Dopodichè però i corsi hanno ancora spazio per salire e tornare così in prima battuta sui top di tre anni fa a quota 17,60 e in seguito, dopo un eventuale nuovo trading range di breve periodo, salire fino a superare la soglia dei 18 euro.

Attenzione però: è cruciale posizionare un rigido livello di stop loss a quota 16, al di sotto del quale si profilerebbe l’inizio di un ritracciamento per i corsi. Da ricordare inoltre il fatto che Eni vanta un rendimento del dividendo (dividend yield) ai prezzi attuali del 4,9 per cento.    G.R.

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Eni
 
 

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