Etf, a giugno tornano a crescere i flussi netti

Dal Barometro mensile di Lyxor che analizza i flussi sul mercato degli Etf emerge che i flussi legati al mercato europeo degli ETF hanno registrato un recupero a giugno 2015. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) il mese scorso si è attestata a 1,5 mld di euro, dopo un maggio negativo in cui si sono registrati deflussi per 13 mln. Le masse in gestione totali sono in aumento del 18% rispetto alla fine del 2014 e raggiungono quota 430 mld, compreso il persistente notevole contributo della performance di mercato (+10%). In un contesto di crescente volatilità, soprattutto per i tassi d’interesse, gli investitori disinvestono dalle obbligazioni per privilegiare gli ETF azionari che pongono enfasi sulle regioni e sui Paesi “più sicuri”.

I flussi degli ETF azionari hanno evidenziato un significativo rialzo raggiungendo quota 3,1 mld di euro a fronte di 42 mln di afflussi registrati il mese scorso. Gli investitori hanno privilegiato gli ETF su azioni dei mercati sviluppati con 4,1 mld di afflussi. Gli investimenti relativi agli ETF europei hanno raggiunto 3,2 mld e hanno evidenziato un aumento dei flussi sia gli ETF nazionali sia quelli regionali, con gli afflussi concentrati sui Paesi europei core in un contesto caratterizzato da volatilità. Gli afflussi hanno toccato quota 1,2 mld per la Germania, 378 mln per il Regno Unito a seguito delle elezioni, 189 mln per la Svizzera ed 1,3 mld per gli ETF della regione europea. Anche i flussi statunitensi hanno messo a segno un rimbalzo, sebbene più contenuto (367 mln), mentre quelli giapponesi continuano a essere sostenuti (413 mln). Il rally che ha interessato i mercati emergenti a maggio è stato di breve durata, con 472 mln di deflussi a giugno principalmente concentrati sui fondi indicizzati ampi e sui titoli azionari asiatici, poiché i mercati azionari cinesi hanno ceduto il 14% il mese scorso. L’unica eccezione significativa è stata rappresentata dall’India, con 240 mln di afflussi.

I disinvestimenti relativi agli ETF a reddito fisso hanno continuato ad aumentare (-1,7 mld di euro). Essi hanno perlopiù riguardato i mercati sviluppati in un contesto di forte incertezza rispetto all’andamento dei tassi d’interesse dovuto alle tensioni relative al rendimento del Bund alla fine di maggio e alla crisi del debito greco. I titoli di Stato europei hanno evidenziato deflussi per 705 mln, mentre per gli ETF obbligazionari emergenti gli stessi sono stati pari a EUR 245 mln. Per quanto concerne le obbligazioni societarie, i disinvestimenti hanno perlopiù riguardato il segmento investment grade con 403 mln, mentre per la componente high yield i deflussi si sono fermati a 80 mln.

I flussi relativi alle commodity e agli ETF broad sono stati positivi (rispettivamente 95 mln ed 139 mln), mentre i metalli preziosi hanno visto deflussi per 43 mln.

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