Etp, raccolta ancora vivace per l’oro

a cura di Etf Securities

Gli ETP agricoli su ampi panieri raccolgono i maggiori investimenti sulla piattaforma, per complessivi 46,4 milioni di USD. Escludendo il cotone, lo scorso anno tutte le commodity agricole hanno registrato una diminuzione dei prezzi. Secondo la relazione World Agricultural Supply and Demand (WASDE) di gennaio dell’USDA, quasi tutte le commodity agricole evidenziano un’eccedenza di produzione. Nonostante il recupero del mese scorso, i futures sulle materie prime agricole hanno continuato a mostrare in prevalenza un posizionamento netto corto sulla stessa base mensile e forse anche su una base temporale più estesa. “Il giudizio pessimistico su queste commodity agricole, contrastante rispetto all’atteggiamento prevalente nel segmento degli ETP, potrebbe tuttavia resistere in ragione dell’elevata offerta attesa in questi mercati” ha dichiarato Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.

L’oro è stato l’unico metallo prezioso ad attrarre flussi. La continua debolezza del dollaro USA nella prospettiva di una paralisi delle attività del governo nazionale ha aiutato il prezzo del metallo giallo a segnare il massimo degli ultimi 4 mesi e mezzo. Finora, i partiti del Congresso USA hanno accettato una proroga fino all’8 febbraio, che consente loro di disporre di fondi sufficienti per operare nelle prossime due settimane. Tuttavia è una scelta che alimenta l’incertezza e favorirà probabilmente un ulteriore rialzo dei prezzi dell’oro. Un’ulteriore spinta all’oro è venuta inoltre dalle voci di un possibile taglio della Cina agli acquisti di Treasury USA. “Il costante aumento dei rendimenti dei Treasury USA e la flessione dell’indice del dollaro ponderato per l’interscambio ai minimi degli ultimi tre anni indicano che gli operatori di mercato devono ancora scontare le indiscrezioni”, ha aggiunto Siano.

La scorsa settimana gli ETP sul greggio hanno registrato il 23° flusso negativo consecutivo, per complessivi 79,8 milioni di USD. Una spinta è venuta dalla diminuzione delle scorte di greggio negli Stati Uniti, dall’aumento delle tensioni geopolitiche (soprattutto in Iran) e dall’elevato tasso di adesione ai tagli sulla produzione concordati dai paesi OPEC. Approfondendo i titoli di giornale, tuttavia, scopriamo che le scorte di petrolio sono aumentate (segno che quelle di greggio si sono semplicemente trasformate in prodotto). Le questioni geopolitiche tendono a mostrare alti e bassi, pertanto dubitiamo che il premio per il rischio geopolitico avrà lunga vita. “Nel 2018 un altro fattore di ribasso giungerà dalla produzione USA di petrolio, che dovrebbe salire fino a segnare un picco storico”, ha precisato Siano.

Nel settore dei metalli industriali, il rame diminuisce di prezzo ma raccoglie gli afflussi più elevati. Nell’ultima settimana gli ETP sul rame hanno raccolto 24,5 milioni di USD, in un clima di ottimismo degli investitori verso i metalli industriali dopo la revisione positiva delle stime sulla crescita cinese da parte del FMI nel 2018 e nel 2019. I prezzi del rame hanno segnato prezzi relativamente contenuti in rapporto alla media settoriale. “Malgrado l’FMI abbia innalzato la crescita cinese dallo 0,1% al 6,6% per il 2018 e il 2019, le riserve di rame del paese sono aumentate, contribuendo a far salire le scorte globali dello 0,6% nel 2017 secondo il Gruppo Internazionale di Studio sul Rame (ICSG)”, ha concluso Siano.

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