Euro Index in moderato rialzo. L’analisi di Giovanni Maiani

Ancora incertezza per l’Euro Index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti delle 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) che si limita a consolidare nelle immediate vicinanze di 128.50. Sempre più interessante però il fatto che stia riproponendo quanto effettuato all’inizio del 2018, ossia un movimento laterale proprio in corrispondenza di tale ultimo livello. Per il momento, la situazione puramente tecnica dell’Euro Index rimane tendenzialmente rialzista, anche se lo scenario di breve tende alla neutralità.

La divisa europea si trova quindi in un contesto rialzista o moderatamente rialzista in circa la metà delle situazioni prese in esame e osservo pertanto una realtà tuttora relativamente eterogenea che richiede la massima cautela.

I maggiori movimenti percentuali delle ultime cinque sedute si sono verificati nei confronti dell’Australian Dollar e del New Zeland Dollar. Vedremo subito che ci sono delle opportunità di trade nonostante l’Euro Index “perda tempo”.

I movers e spunti sull’euro

Tra le situazioni maggiormente interessanti, o particolari, ho trovato l’euro che consolida tuttora sui massimi nei confronti di Try, Brl e Rub, rallenta la lieve flessione rispetto al Sek, tende a riportarsi sui massimi dell’anno nei confronti di Pln, cerca la strada del recupero contro Usd, potrebbe rafforzarsi rispetto all’Aud (potenzialmente molto interessante), Nzd e Nok, cede ancora contro Krw, Chf e Cny, mentre potrebbe completare la realizzazione di un doppio minimo ascendente sullo Yen.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Rus testa un supporto a 77.0/76.5. Il grafico Point and Figure evidenzia sull’Usd/Krw un supporto intermedio sui livelli attuali e un supporto importante a 1.100. L’Usd/Yen potrebbe cercare di recuperare in caso di superamento confermato di 106.L’Usd/Cny prosegue la discesa e interessa l’importante supporto statico di 6.65 (minimo del 2019 e interessato nel 2016 e nel 2017). L’Usd/Brl dovrebbe innalzare i massimi in caso di superamento confermato di 5.7.

L’euro vs Hungary Forint

L’euro è inserito in un trend ascendente di lungo periodo nei confronti dell’Hungary Forint e viene individuato praticamente in corrispondenza dei massimi storici. Il grafico settimanale evidenzia (cerchi gialli) tre aree di “eccesso” e la terza avviene proprio in questo momento. L’ingresso in un’area di ipercomprato o di eccesso non indica la fine del movimento ascendente, al contrario, evidenzia in un primo tempo il possibile proseguimento dello stesso.

Inoltre, la divisa europea potrebbe completare la realizzazione di un doppio minimo ascendente, anche se occorre il completamento di qualche cancella settimanale per accertarsene. Le Bollinger Bands tendono ad aprirsi e ciò potrebbe indicare un aumento di volatilità, mentre il prezzo interessa la Band Top. Lo scenario puramente tecnico è rialzista ed è probabile il proseguimento della tendenza in essere.

Propongo la seguente strategia operativa:

Long su tenuta di 361/0 e sopra 367 con obiettivi rispettivi a 367 e 375, poi 384 e 391/5. Short, solo, sotto 360 con obiettivi 350 e 342/0, poi 335.

L’euro vs Icelandic Krona

Ci sarebbe da scrivere un libro sull’Islanda, il relativo salvataggio e le restrizioni sulle transazioni in valuta estera in essere fino allo scorso 14 marzo 2017, ma oggi, per fortuna, mi limiterò all’aspetto puramente tecnico del cambio ufficiale. Per approfondimenti il sito della relativa banca centrale è https://www.cb.is/.

L’euro ha realizzato all’inizio del mese di giugno 2017 un minimo poco al di sotto di 110 nei confronti della Icelandic Krona iniziando poi una fase rialzista che ha portato alla recente realizzazione di un massimo relativo a 166 circa.

In effetti, la divisa europea sta beneficiando di una fase di accelerazione rialzista dalla fine dello scorso mese di febbraio, ovviamente in coincidenza con l’inizio del lockdown, sostenuta da un’area di supporto a 162/0 circa.

La tenuta di tale area, evidenziata nel cerchio rosso, riveste un’importanza strategica per l’euro se non intende indietreggiare verso 150/145 e, francamente, non ne vedo il motivo al momento.

La corona non è molto scambiata, neanche contro il dollaro Usa (vedi l’introduzione come sopra) e raccomando pertanto la massima cautela. Detto questo, è possibile il proseguimento della fase favorevole all’euro.

Long su tenuta di 162/0 e sopra 166 con obiettivi rispettivi 166 e 172, poi 178/82. Short sotto 160 con obiettivi 150 e 145, poi 135/3.

Mi focalizzerò, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parlerò di Japanese Yen e Mexican Peso, risparmiandovi quindi Indonesian Rupiah e Marocco Dirham. Quando avrò concluso la rapida panoramica di tutti i cross della tabella mi dedicherò unicamente alle opportunità di trade contro euro.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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