Fallimento di Thomas Cook, un affare per Tui

Thomas Cook, il secondo tour operator europeo dopo Tui, ha chiesto la liquidazione giudiziaria a seguito del peso del debito diventato insostenibile. In un comunicato stampa inoltre viene annunciata la cancellazione di tutti i voli e le vacanze future. Negli ultimi mesi la compagnia è stata impegnata in un negoziato con i suoi creditori nel tentativo di evitare la bancarotta nonostante il rifinanziamento effettuato lo scorso agosto da Fosun – la società cinese suo primo azionista. Thomas Cook vantava 11 mln di clienti nel settore tour operator mentre la linea aerea aveva 20 mn di passeggeri (45% per i propri pacchetti turistici).

Riteniamo che la notizia abbia implicazioni positive per Tui (ora in rialzo del +6,8%) che perde in questo modo il concorrente principale nei propri mercati più grandi (Regno Unito, Germania ed Europa Continentale) e che la linea aerea possa essere rilevata in sede di liquidazione ed essere integrata da un player europeo in un ambiente ancora molto competitivo”, affermano gli analisti di Equita.

“Il business del tour operator sarebbe invece maggiormente difficile da reintegrare sul mercato, dato il declino del canale fisico, evidente anche in Tui, che ha circa 20 mln di clienti nel business del tour operator, anche se non tutti in Europa, contro gli 11 mln di Thomas Cook”, fanno poi notare da Equita.

“Fra le altre società sotto copertura che potrebbero essere esposte citiamo: Wirecard per i servizi di issuing (carte prepagate) forniti a Thomas Cook, Amadeus per i servizi di software Altea a TC airlines, LM nel caso, da verificare, non fossero ancora state incassate le commissioni sulla rivendita di servizi TC (riteniamo principalmente voli low-cost)” concludono gli analisti di Equita.

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