Fca allunga il passo a Piazza Affari in scia ai possibili finanziamenti statali

Fca prova a ripartire a Piazza Affari dopo che la sua controllata italiana ha confermato di essere in discussione con Palazzo Chigi e con Intesa Sanpaolo la concessione di una linea di credito triennale da 6,3 milioni di euro assistita da garanzia statale fornita da Sace e destinata esclusivamente alle attività del gruppo in Italia e al sostegno della filiera automotive nel Paese.

Anche i sindacati collaborano in questo senso: il leader della Fim Cisl, Marco Bentivogli, ha affermato che il prestito è necessario a pagare stipendi e fornitori e che è importante che il gruppo non arrivi al matrimonio con PSA in condizioni di debolezza.

Soprattutto considerando il fatto che, secondo indiscrezioni stmpa, nelle due settimane trascorse dall’inizio della Fase 2 in Italia le immatricolazioni di vetture si sono ridotte del 50% e gli ordini del 70%. Il management di Fca ha annunciato la convocazione dell’assemblea degli azionisti in data 26 giugno.

Il quadro tecnico di Fca

Fca sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test del supporto dinamico ascendente in area 7 euro. Un movimento che ha spinto il titolo a incrociare al rialzo a quota 7,41 la media mobile a 21 sedute a e 7,54 euro l’analoga media a 21 giorni favorendo così lo sviluppo del canale ascendente iniziato dopo i minimo dello scorso marzo.

Dal punto di vista operativo,  al rialzo, i prossimi obiettivi del titolo sono individuabili in prima battuta a quota 8 e in seguito nell’area compresa tra 8,50 e 8,75 e ancora a 9,15 euro. Stop loss, cruciale, da posizionare a 7 euro.     Gianluigi Raimondi

Il trend di Fca nel medio termine a Piazza Affari

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