Fca s’impantana negli States. I prossimi target del titolo

Ennesimo scandalo nel settore dell’auto partito dagli Stati Uniti: secondo una serie di rumors, due concessionari del Napleton Automotive Group di Chicago averebbero denunciato Fiat Chrysler Automobiles (che al momento sfiora a Piazza Affari un ribasso dell’8%) per aver offerto loro denaro al fine di gonfiare i dati delle vendite. Un pratica che, a detta di alcumi operatori, potrebbe essere diffusa e che, con l’eco della stampa di oggi, potrebbe provocare non pochi e costosi danni, sia ecnomici sia di immagine, all’intero comparto automobistico mondiale.

Inoltre a penalizzare il titolo del gruppo Fca si somma poi anche il calo del colosso automobilistico Ford sceso di oltre il 5% ieri a Wall Street, dove pesa la situazione dell’economia americana che resta caratterizzata da una modesta crescita a causa della Cina e dal rafforzamento del dollaro, come annunciato sempre ieri nel Beige Book della Fed.

Dal punto di vista tecnico Fiat Chrysler Automobiles ha violato a 6,90 euro il supporto statico di breve-medio termine, dove i corsi avrebbero potuto disegnare un incoraggiante doppio minimo. Uno scenario che potrebbe innescare ulteriore correzioni e spingere i corsi fino a 6,65 prima e a ridosso dei 6 euro in seguito. Possibile però un rimbazo di breve termine in caso di un eventuale ritorno del titolo sopra quota 7,035 con successivi targe a 7,32/7,45 euro.        G.R.

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Fca

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