Ferrari con poca benzina al test della resistenza statica di medio termine

Ferrari ha rinnovato il cosiddetto Patto della Concordia, ovvero l’accordo che regola la partecipazione della scuderia di Maranello alla Formula 1, per il quinquennio 2021-2025.

I dettagli degli accordi restano confidenziali, come in passato. L’unica indicazione riguarda l’impatto economico che, a detta degli analisti di Equita, dovrebbe essere neutrale alla luce del nuovo sistema di revenues sharing e budget cap in vigore dall’anno prossimo. In particolare, gli analisti della Sim milanese, che giudicano il titolo Hold con target price di 139 euro, stimano che nello schema sia sempre previsto il bonus esclusivo per Ferrari, essendo l’unico team attualmente in gara che ha preso parte a tutte le edizioni della F1 dal 1950.

Il quadro tecnico di Ferrari

Dalla seconda metà di marzo Ferrari appare graficamente inserito in un canale rialzista. Un movimento che nelle ultime sedute ha spinto i corsi in prossimità della resistenza statica di medio termine in area 169 euro (top storico segnato lo scorso febbraio). Oltre questo ostacolo, difficile però da superare in tempi rapidi vista anche la vicinanza degli indicatori tecnici alla zona di ipercomprato, i successivi target sono individuabili in area 171/172Stop loss, essenziale, da posizionare a 162,80 euro.

Da rilevare poi che Ferrari vanta attualmente un rendimento del dividendo dello 0,63%.      G.R.

Il trend di Ferrari a Piazza Affari nel medio termine

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