Ferrari, le ragioni dell’upgrade a buy di Goldman Sachs e i target tecnici

Ferrari limita oggi la discesa a Piazza Affari (dove il Ftse Mib arretra di nuovo) dopo l’upgrade degli analisti di Goldman Sachs che hanno migliorato la raccomandazione sul titolo a buy dal precedente neutral portando il target price a 12 mesi a 163 euro. Un livello che comporta un upside potenziale del 15% circa.

Le ragioni dell’upgrade di Goldman su Ferrari

Il recente pullback del titolo, a detta dell’istituto americano, rappresenta un nuon punto di entrata. Soprattutto considerando il fatto che, dopo i risultati del primo semestre, l’Ebida possa crescere a un tasso annuo del 13% fino al 2021 visto che l’azienda beneficia di un’ampia espansione della gamma di prodotti. Una caratteristica che distingue Ferrari dalla concorrenza, come per esempio Aston Martin (che oltretutto soffre la debolezza degli ordinativi).  

Certo, avvertono da Goldman Sachs, “riteniamo che nessun titolo del comparto automobilistico sia veramente difensivo, tuttavia Ferrari è difensiva su base relativa, tendo conto anche delle lunghe di liste di attesa per i suoi prodotti”.

Il 2020 si rivelerà poi un anno determinante nella storia della Ferrari, secondo Goldman: la nuova SF90 metterà alla prova il potere di determinazione dei prezzi dell’azienda, con una quotazione di partenza dell’80% superiore a quello dell’F8 Tributo. In caso di successo, l’SF90 potrà infatti dare al management la fiducia necessaria per aumentare i prezzi o introdurre prodotti più costosi in tutta la gamma. 

Il quadro tecnico di Ferrari

Dal punto di vista dell’analisi tecnica il titolo ha incrociato al rialzo la media mobile a 50 sedute al momento passante per 143,50 euro dopo avwer confermato la tenuta del supporto statico posto a quota 137,80. Uno scenario che vaforisce lo sviluppo di un canale riaslzista con target prima in zona 150/152,50 euro e poi in zona 155/157,50. Cruciale però posizionare uno stop loss sul supporto dinamico di breve termine a quota 140.    G.R.

L’andamento di Ferrari a Piazza Affari

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