Ferrari, piace agli analisti ma i prezzi sono già ai massimi

Il revival delle GT, il cui peso è destinato a passare dal 42% di fine 2018 a “oltre il 50%” a fine 2022, sarà “il prossimo passo rilevante nella strategia di crescita di Ferrari, con consistente margine di rialzo rispetto ai piani attuali, ma anche significativo rischio di esecuzione”. Le attese degli analisti di Jefferies sono evidenteente positive, visto che il broker ha alzato il prezzo obiettivo su Ferrari da 125 a 130 euro (ovvero da 140 a 145 dollari) per azione, peraltro confermando la raccomandazione “hold” visto che le quotazioni attuali di oltre 137 euro restano al di sopra di tali livelli.

In effetti vedendo le performance di Ferrari negli ultimi 12 mesi (+6,9%) sembra chiaro che il maggior limite ad una ulteriore corsa del “cavallino” a Piazza Affari sia proprio data dagli elevati livelli già raggiunti dalle quotazioni, non certo da una mancanza di interesse o fiducia da parte degli investitori (tanto che appena il titolo corregge, scattano prontamente acquisti che la riportano in orbita, come dimostra una performance trimestrale del 16,64%).

Anche per questo motivo gli analisti tecnici restano neutrali sul titolo, segnalando come il trend resti positivo, ma suggerendo come livelli d’entrata per chi voglia scommettere al rialzo quotazioni attorno ai 115 euro con primi target sui 129-130 euro, oppure proprio attorno ai 130 euro in previsione di un ulteriore allungo in area 145-150 euro (che visto i livelli appare la scommessa in essere attualmente). Da ricordare che il massimo storico è stato visto sui 137,95 euro.

Ferrari (che nel fine settimana ha vinto tra le GT la gara di Le Mans) ai livelli attuali tratta quasi 37 volte gli utili per azione attesi (3,68 euro, che dovrebbero garantire un dividendo di circa 1,10 euro per azione, pari ad un rendimento implicito attorno allo 0,8%) ed è già ampiamente sopra il target price di consenso (poco più di 122 euro per azione), che peraltro dovrebbe salire se la decisione di Jeffereis verrà imitata da altri broker.

Cosa non impossibile visto anche il buon interesse suscitato dal recente lancio della SF90 Stradale, il primo modello ibrido di serie del produttore di Modena che andrà in produzione entro fine anno con prime consegne previste nel primo semestre 2020 (la stampa parla di oltre un migliaio di ordini già ricevuti nonostante il prezzo non sia stato ancora fissato, a fronte dei 2 mila auspicati da Maranello). Entro fine anno sarà poi lanciata la F8 Tributo presentata in marzo al Salone di Ginevra, mentre sarà avviata la commercializzazione della 488 Pista Spider.

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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