Fib, per i ribassisti da fine 2015 20mila euro (lordi) in più per ogni contratto in portafoglio

Nuovo minimo da inizio anno per il Fib, il future sull’indice Ftse Mib, sceso oggi fino a 17.125 punti. Un movimento che ha portato perciò i corsi a violare anche il supporto dinamico di breve periodo posto a 17.825 facendo venire meno la possibilità di disegnare il doppio minimo ipotizzato nell’articolo di ieri. Certo, arrivati a questo punto, tutti i principali indicatori e oscillatori tecnici sono entrati in territorio di ipervenduto e non si esclude un prossimo rimbalzo, almeno nel breve termine, verso la soglia dei 18.000 punti prima e in zona 18.300/18.500 poi. Tuttavia, l’impostazione di fondo resta ribassista con successivi target a 16.900 prima e in zona 16.750/16.500 poi.

Non tutti i mali, comunque, vengono per nuocere: con oltre 4.000 punti base in meno rispetto alla chiusura dell’ultima seduta del 2015, quanti avessero aperto a fine discenbre un contratto short sul Fib, il future sull’indice Ftse Mib, a oggi si ritroverebbero con circa 20mila euro in più in portafoglio (al lordo delle tasse e dei costi delle operazioni di compravendita).    G.R.

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Fib
 

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