Flussi Etp l’azionario Usa e Giappone hanno rubato la scena a settembre

Di Ursula Marchioni, Chief Strategist di iShares Emea BlackRock

Nonostante il recente aumento della volatilità, in particolare per valute e materie prime, i flussi globali degli ETP nel mese di settembre hanno mostrato il perdurare della propensione al rischio degli investitori. Questo scenario è stato in gran parte determinato dal mantenimento dei tassi invariati da parte della Federal Reserve e dalle modifiche marginali del programma di acquisto della Banca del Giappone.

I mercati emergenti continuano ad attirare gli investitori, con afflussi da inizio anno ai massimi dal 2012. La corsa degli investimenti nei mercati emergenti potrebbe perdurare anche prossimamente come manovra tattica. Ciò è dovuto al moderato percorso di rialzo dei tassi da parte della Fed, così come il miglioramento strutturale nelle economie emergenti, abbinato alla calma relativa del prezzo del petrolio e nei mercati cinesi.

L’azionario statunitense ha raccolto 9,7 miliardi di dollari, di cui 1,3 miliardi per strategie basate sui dividendi alla luce del miglioramento dei dati economici negli Stati Uniti. Si tratta della continuazione di una delle principali tendenze registrate nel corso dell’intero terzo trimestre del 2016, con una raccolta per gli ETP azionari pari a 58,4 bilioni di dollari, in linea con il quarto trimestre del 2015, trimestre record con flussi netti di 58,7 bilioni di dollari di raccolta netta. Con le elezioni americane nel quarto trimestre, ci aspettiamo che la volatilità dell’azionario possa aumentare.

Gli investitori europei hanno ripreso a investire nuovamente nel mercato azionari europeo. Considerate le attuali preoccupazioni sul settore bancario e i prossimi eventi politici nell’area, è troppo presto per stabilire se il trend di settembre si attesterà come un’inversione rispetto ai deflussi registrati per dieci settimane consecutive a partire dalla Brexit, oppure un’inversione rispetto al trend di continui deflussi da questa esposizione dall’inizio dell’anno. Si tratta comunque di movimenti utili da monitorare.

In conclusione

  • Gli afflussi sull’azionario statunitense e sull’azionario giapponese hanno “rubato la scena”, raccogliendo rispettivamente 9,7 e 9,3 miliardi di dollari.
  • I flussi sull’azionario dei mercati emergenti hanno registrato un drastico rallentamento rispetto al mese scorso. Nonostante questo, le esposizioni ampie sull’azionario dei mercati emergenti hanno raccolto 2,7 miliardi di dollari a seguito della continua debolezza del dollaro.
  • L’acquisto da parte della Banca del Giappone di ETP azionari giapponesi ha contribuito ai flussi mensili degli ETP per circa 7 miliardi di dollari, oltre ai notevoli acquisti sull’azionario giapponese anche da parte di investitori domestici.
  • L’unica esposizione che non sembra aver beneficiato di una maggiore propensione al rischio a livello globale è l’azionario europeo, che ha registrato deflussi per 2,5 miliardi di dollari.
  • I flussi sul reddito fisso indicano un sentiment di mercato risk-on, con forti acquisti di ETP sul debito dei mercati emergenti sia di obbligazioni high yield statunitensi. Nel 2016 si è registrato il maggiore tasso di crescita degli ETP obbligazionari a livello globale dal 2012, con una dimensione del mercato europeo e statunitense triplicata negli ultimi sei anni.
  • Pur avendo avuto un avvio lento a seguito della vendita da parte degli investitori statunitensi, l’oro ha chiuso il mese di settembre in rialzo di 738 milioni di dollari a seguito dell’annuncio da parte di FOMC di mantenere invariati i tassi di interesse.

 

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