Fmi, riviste al ribasso le stime sulle crescita a livello mondiale

Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia mondiale. Nel dettaglio, secondo il Fmi, il PIL globale salirà del 3,7% sia nel 2018 sia nel 2019, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti per tutti e due gli anni.

La ripresa è meno bilanciata. I rischi al ribasso sono aumentati negli ultimi sei mesi”, si legge nel rapporto periodico: ”La revisione al ribasso riflette gli effetti negativi delle misure commerciali annunciate e prospettive più deboli per alcune economie emergenti e in via di sviluppo” come Pakistan, Turchia, Argentina, Sudafrica e Brasile. Si faranno sentire le conseguenze delle guerre commerciali scatenate e i dazi imposti da Donald Trump, in particolare con la Cina.

Il FMI ha inoltre corretto le stime di crescita dell’area euro e degli Stati Uniti. Per la prima calcola quest’anno un aumento del 2,0% (-0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di luglio e -0,4 punti da aprile) e nel 2019 dell’1,9%. Per i secondi la crescita è valutata al 2,9% nel 2018, un dato invariato, mentre per il 2019 è atteso un incremento del 2,5% invece che del 2,7%.

Colpisce la differenza fra stime dell’FMI e quelle del Governo per quanto riguarda l’Italia: un punto nel 2019 secondo il Fondo, uno e mezzo per l’Esecutivo Conte, che difende la sua manovra economica. Uno scarto che ai mercati non piace, tanto che lo spread rispetto alla Germania supera ormai sui 300 punti base e quello con la Spagna raggiunge i 200.

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