Focus sui mercati: cosa sta succedendo

A cura di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist, Intermonte SIM
La reazione dei mercati successiva all’approvazione della NaDef sta comportando un forte allargamento dello spread. L’impressione è che il vero timore degli operatori non sia tanto il  contenuto della manovra quanto piuttosto l’eventuale intensificazione dello scontro con la Commissione europea, ben prima della presentazione del disegno di legge di bilancio e della relativa valutazione della Commissione previsto entro fine novembre
Rispetto all’analoga reazione del mese di maggio (quando divenne alto il timore di elezioni anticipate a fine luglio) oggi si sta registrando una relativa buona tenuta della parte a breve, con spread 2-10 anni Btp che per ora sta tenendo sopra i 200pb. A fine maggio tale spread si posizionò temporaneamente sotto i 100pb
Il grafico seguente evidenzia una misura relativa del livello di tensione, rapportando lo spread sul comparto biennale vs quello decennale Italia.

Dal fronte CDS, il CDS a 5 anni Italia sta quotando circa 50pb sopra quello ad esempio del Sud Africa, un paese che è già sub investment grade. Di fatto gli investitori stanno implicitamente temendo un downgrade a fine ottobre da Moody’s.

Rispetto ai mesi scorsi inoltre l’allargamento dello spread si sta verificando in un contesto in cui invece è molto migliorato il clima sui paesi emergenti, come segnalato dall’indice EMBI+ spread (sintesi del differenziale tasso bond emg in Usd vs tassi Usa).

In sintesi:
La reazione dei mercati appare preoccupata, a giudicare dall’allargamento dello spread, ma con alcuni spiragli aperti, come dimostrato dalla relativa buona tenuta della parte a breve termine dei Btp. In altri termini è come se gli operatori, digerito il 2,4% del deficit/PIL stessero attendendo a questo punto i dettagli della composizione per comprendere quale sarà l’atteggiamento verso la Commissione Europea.
La presenza di voci di spesa più collegate agli investimenti insieme a toni più concilianti da parte del governo, potrebbero aiutare a rendere prevalenti gli spiragli positivi segnalati dalla parte a breve termine
In questa direzione spingerebbe anche il contesto più favorevole ad esempio sul fronte emergente rispetto al mese di agosto.

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