Focus sulle azioni europee: la view di Allianz GI

A cura di Allianz GI
I rischi politici sono ancora in primo piano, e non solo per il pericolo latente di guerre commerciali, influendo in misura superiore rispetto al passato sulle decisioni in merito all’allocazione del capitale. Le valutazioni appaiono eterogenee, ma possono essere definite onerose solo nel caso delle obbligazioni statunitensi e tedesche. Risultano ambiziose anche su alcuni mercati azionari, eque in Europa e moderate nei Paesi emergenti. Il rallentamento del momentum sulla crescita e i minori stimoli monetari sono due potenziali fattori di disturbo. Con riferimento alle asset class più rischiose, riteniamo opportuno ridurre l’esposizione, muovendosi verso un’allocazione più neutrale. Riteniamo che il ruolo della gestione attiva risulti assolutamente rilevante, sia a livello di selezione dei singoli titoli che di allocazione tattica alle diverse asset class (parola chiave: multi asset).
Azioni Europa: Overweight
– I mercati azionari europei appaiono equamente valutati, anche se, in base al P/E di Shiller di lungo periodo, le valutazioni appaiono eterogenee.
– Le azioni dell’Area Euro non dovrebbero performare meglio di quelle Usa a meno che non evidenzino una crescita degli utili superiore. Nonostante la posizione di partenza dell’Eurozona sia promettente, la politica fiscale americana, il ciclo della tecnologia e il fatto che inaspettatamente gli aumenti salariali si traducano in pressioni sui margini aziendali più lentamente del previsto conferiscono ancora un vantaggio alle azioni USA.
Azioni USA. Equalweight
– Quest’anno negli Stati Uniti con ogni probabilità si registrerà un netto aumento del disavanzo di bilancio. Qualora i maggiori risparmi dei privati non dovessero riuscire ad attenuare tale rialzo (un’eventualità improbabile vista la solidità dell’economia), si verificherà un ampliamento del deficit della bilancia dei pagamenti, nel rispetto delle basilari leggi macroeconomiche. La conseguenza: l’aumento dei “twin deficit” (disavanzo pubblico e disavanzo della bilancia commerciale).
– Nel complesso la congiuntura USA appare robusta, in particolare per quanto riguarda il mercato del lavoro. Tale situazione dovrebbe sostenere l’azionario statunitense. Di recente il costo del lavoro a livello aggregato ha registrato una netta accelerazione ed è prevedibile che a breve i margini aziendali saranno posti sotto pressione.
Azioni Giappone: Equalweight
– Nel secondo trimestre il PIL giapponese dovrebbe essere sostenuto dall‘accelerazione di produzione industriale e consumi.
– In Giappone gli investimenti aziendali sono troppo scarsi e ciò dovrebbe penalizzare le previsioni di crescita a medio termine.
– La situazione sul mercato del lavoro è positiva e non vi sono segnali di inflazione.
Azioni mercati emergenti: Equalweight
– In Cina la dinamica congiunturale dovrebbe perdere ulteriore slancio nei prossimi mesi. Nuove restrizioni alla concessione di crediti e le attuali tensioni commerciali alimentano i rischi al ribasso.
– Se necessario il Paese potrebbe reagire con una politica fiscale più accomodante. Il governo di Pechino ha già cercato di affrontare l’instabilità congiunturale con l’ulteriore allentamento delle condizioni creditizie.
– Le valutazioni delle azioni dei mercati emergenti appaiono eque.
Settori
– I settori difensivi dovrebbero beneficiare di un sostegno sempre maggiore.
– Gli indicatori anticipatori congiunturali perdono slancio, pertanto i settori meno legati al ciclo economico dovrebbero essere favoriti.
– In ogni caso, un portafoglio può continuare a detenere anche titoli che beneficiano della reflazione (p.e. del settore bancario o delle materie prime).
– In un contesto caratterizzato da utili contenuti, i dividendi possono fungere da stabilizzatore.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!