Fondi, Bnp Paribas lancia il Theam Quant World Climate Carbon Offset Plan

BNP Paribas ha lanciato sul mercato italiano il fondo THEAM Quant World Climate Carbon Offset Plan, comparto della SICAV THEAM Quant, che investe in azioni di società globali con elevati standard ambientali, sociali e di governance (ESG), selezionate in base al loro impatto ambientale e alla solidità della loro strategia di transizione energetica. Il fondo ha come obiettivo l’azzeramento del suo impatto ambientale (carbon footprint) tramite un progetto di carbon reduction in Kenya.

La compensazione delle emissioni di carbonio si ottiene attraverso l’uso di certificati Verified Emission Reductions (“VER”), conosciuti anche come “carbon credit”, emessi nell’ambito del progetto Kasigau Corridor REDD+ (United Nations Program for Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation o “REDD+”). Questo progetto, sviluppato dall’azienda californiana Wildlife Worksnel nel Kenya sudorientale per proteggere oltre 200.000 ettari di foresta a rischio di desertificazione, è il primo progetto REDD+ a emettere carbon credit. Oltre all’impatto ambientale, il progetto mira a creare posti di lavoro a lungo termine e a promuovere fonti di reddito sostenibili, incoraggiando le comunità locali a preservare la foresta e la sua biodiversità.

La selezione delle società in cui il fondo investe, avviene nell’ottica di offrire prospettive finanziarie positive, liquidità e riduzione dei rischi, sulla base di due filtri.
Il primo è un filtro ESG, che esclude le società con un significativo coinvolgimento in settori controversi, quelle che agiscono in violazione del Global Compact delle Nazioni Unite e/o che hanno in atto controversie legate a diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Sono escluse, inoltre, le aziende con un punteggio ESG basso, pari a 9 o 10 (dove 10 è il punteggio peggiore), attribuito secondo un modello di valutazione proprietario di BNP Paribas Asset Management. Infine, il fondo identifica come target di investimento le organizzazioni che nel loro settore di appartenenza si contraddistinguono per un miglior posizionamento secondo Vigeo Eiris, ovvero sono posizionate all’interno del 75% delle migliori società del settore in termini ESG o con un punteggio pari o superiore a 30/100.

Il secondo filtro sottopone le società a una valutazione in base alla loro strategia di transizione energetica e di emissioni di carbonio, attraverso un punteggio fornito da Vigeo Eiris. Tra le aziende con elevate emissioni di carbonio vengono selezionate quelle con la migliore strategia di transizione energetica nel loro settore. Il portafoglio complessivo cerca di ottenere un’impronta di carbonio inferiore del 50% rispetto all’universo iniziale delle aziende ammissibili, massimizzando al contempo il punteggio di transizione energetica del portafoglio.

Le emissioni di carbonio residue del portafoglio vengono, infine, determinate dalla società di gestione e compensate ogni trimestre, attraverso l’acquisto di un numero idoneo di carbon credit del progetto Kasigau Corridor REDD+.

Il lancio di questo fondo è un esempio delle numerose iniziative intraprese da BNP Paribas per la lotta al riscaldamento globale, in linea con l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro i 2°C e di sostenere la transizione energetica, come stabilito dall’Accordo di Parigi (COP21). Il Gruppo si è fortemente impegnato ad accelerare la transizione energetica, sia coinvolgendo i propri clienti in un percorso verso un’economia a basse emissioni di carbonio, sia attraverso la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività. Dal 2010, BNP Paribas sostiene Wildlife Works e utilizza questo progetto per compensare la propria impronta di carbonio da quando è diventata carbon neutral nel 2017.

La pandemia rafforza l’interesse degli investitori per le soluzioni ESG e carbon neutral
I risultati dell’ultima edizione del Morningstar Global Sustainable Fund Flows Report confermano il crescente interesse degli investitori per le soluzioni di investimento ESG, già evidente a fine 2019, quando il patrimonio totale dei fondi sostenibili ha raggiunto il livello record di 960 miliardi di dollari.

A fronte della crisi generata dal Covid-19, questi fondi hanno dimostrato una maggior resilienza, non solo in termini di performance, ma anche di capacità di attrarre raccolta, rispetto ai prodotti che non implementano criteri ESG nel processo di selezione dei titoli in portafoglio. I dati Morningstar mettono in luce che nel primo trimestre di quest’anno i prodotti ESG hanno raccolto 45,6 miliardi di dollari, mentre il settore nel suo complesso ha registrato deflussi pari a 384,7 miliardi di dollari. Analogamente, sotto il profilo delle masse in gestione, a fine marzo scorso il patrimonio totale dei fondi sostenibili ammontava a 841 miliardi di dollari: questo dato, pur segnando un calo del 12% rispetto al massimo storico di fine 2019, si conferma inferiore al declino registrato dal settore nel suo complesso (-18%).

Anche sul mercato italiano si conferma la crescente attenzione degli investitori ai temi ESG e soprattutto alla carbon neutrality su cui si basa la gamma THEAM Quant Climate Carbon Offset Plan di THEAM Quant. Queste soluzioni incontrano, in particolare, l’interesse degli investitori istituzionali, perché soddisfano le loro esigenze di rendimento nel lungo periodo, tipiche di questa tipologia di investitori.

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