Fondi multi-asset con scarsa protezione dalla volatilità

Secondo il Global Portfolio Barometer pubblicato da Natixis Investment Managers, nel 2018 i fondi multi-asset non sono riusciti a proteggere gli investitori dall’impatto della volatilità sui mercati azionari.

I portafogli dei consulenti hanno offerto ritorni negativi in tutte le aree a causa del calo dei mercati azionari. Ma l’analisi dei portafogli degli investitori in sette paesi, condotta dal Natixis Portfolio Research & Consulting Group, ha evidenziato che i fondi multi-asset non hanno offerto la diversificazione attesa, dimostrandosi al contrario altamente correlati con l’andamento dei portafogli dei consulenti. Questo suggerisce che i fondi multi-asset hanno ampliamente replicato ciò che i consulenti stessi stavano facendo.

Le azioni sono state il fattore che più ha contribuito ai ritorni negativi in tutte a livello globale, con un costo di circa il 3-5% in media – a eccezione dell’Italia, dove i consulenti hanno mostrato una minor esposizione azionaria. Tuttavia, i fondi multi-asset sono stati il secondo principale detrattore in ordine di grandezza, con un costo medio pari a 0,5-2%, in particolare in Francia, dove questi fondi sono tradizionalmente molto popolari.

Gli investimenti alternativi, come il real estate e managed futures, si sono dimostrati più resilienti alla volatilità rispetto alle asset class tradizionali, ma nel migliore dei casi hanno contributo marginalmente alla performance, a causa di una performance poco brillante e basse allocazioni. I real asset hanno contribuito in modo modesto, tranne che nel Regno Unito, dove i fondi immobiliari hanno dato un contributo positivo ai portafogli.

Antonio Bottillo, Country Head di Natixis Investment Managers per l’Italia dichiara: “E’ naturale per gli investitori cercare protezione di fronte alla volatilità dei mercati attraverso la diversificazione dei portafogli, ma dalla nostra analisi emerge in modo chiaro che, nel 2018, la maggior parte dei fondi multi-asset è risultata inadeguata e non è stata in grado di diversificare, generando perdite per i portafogli.

I nostri risultati dimostrano che gli investitori devono fare maggiore attenzione quando scelgono un fondo multi-asset, assicurandosi che il fondo sia in linea con il loro obiettivo di investimento. Questa due diligence dovrebbe includere il controllo della correlazione del fondo con i portafogli esistenti, nonché con le obbligazioni e le azioni, per assicurarsi che questo migliori il profilo rischio/rendimento del portafoglio”.

L’Italia mostra una maggior resistenza ai mercati volatili

In netto contrasto con il 2017, i consulenti di tutte le aree a livello globale hanno registrato nel 2018 una performance negativa del portafoglio, con l’impatto del calo dei mercati azionari e la diminuzione dei rendimenti del reddito fisso. L’Italia è stato il mercato più resistente, con una perdita stimata del 3,2% per il portafoglio medio dei consulenti, grazie a un’allocazione molto più bassa tra le azioni rispetto alle altre regioni. I consulenti in Italia hanno avuto un’esposizione media azionaria di appena il 20%, mentre il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno avuto un atteggiamento più rialzista con una ponderazione azionaria superiore al 50% nei portafogli a rischio moderato.

Il Barometro dei Portafogli Italia: un approfondimento sull’Italia

Guardando ai risultati dell’indagine condotta sugli investitori italiani, per la prima volta da diversi anni in Italia si è verificato un importante ritorno al reddito fisso, in particolare al reddito fisso europeo e ai titoli di Stato italiani (BTP), con una significativa riduzione delle posizioni nei fondi multi-asset. L’universo degli investimenti attraenti per gli investitori europei e italiani si sta restringendo a causa delle condizioni di mercato, soprattutto per quanto riguarda la copertura dei costi e le curve piatte. Il credito corporate e, in particolare, il comparto dell’high yield è stato meno interessante per alcuni investitori in quanto gli spread si sono ristretti e le allocazioni ai treasury a breve termine sono notevolmente aumentate. Il calo, pur significativo, è in linea con quanto si sente dire dai professionisti degli investimenti e con il contesto di mercato. Con il calo dei rendimenti e l’inversione della tendenza al ribasso dei tassi di interesse, non sorprende che gli investitori siano alla ricerca di altre aree di allocazione del capitale.

Il rischio cambio continua a pesare sui portafogli

Nel 2017, il Global Portfolio Barometer ha rivelato l’impatto del rischio di cambio sulla performance. E, seppur in lieve calo, è rimasto un fattore importante anche nel 2018, a vantaggio degli investitori europei rispetto a quelli statunitensi. I movimenti valutari rimangono un’area di rischio spesso trascurata, ma se si considera un portafoglio più esposto a livello internazionale, non tenerne conto può avere un impatto significativo sui rendimenti complessivi. Ad esempio, se nel 2018 un investitore europeo avesse preso posizione sulle azioni americane avrebbe registrato un piccolo rendimento positivo dello 0,3% in euro – un investitore americano avrebbe perso il 5%.

La richiesta per una vera diversificazione continua

In sintesi, i risultati del Global Portfolio Barometer evidenziano l’impatto che il rendimento della volatilità ha avuto sui mercati e sui portafogli degli investitori, con rischi di portafoglio potenzialmente in aumento rispetto ai livelli straordinariamente bassi del 2017. I fondi multi-asset semplicemente non sono riusciti a fornire una diversificazione, che dovrebbe essere motivo di riflessione quando si considera il rapporto tra diversificazione, rischio e rendimento dei portafogli di consulenza.

Metodologia

Tutti i dati, se non diversamente specificato, derivano da un’analisi dettagliata condotta dal Portfolio Research & Consulting Group di 421 portafogli di modelli di rischio moderato ricevuti negli ultimi sei mesi del 2018 in sette diverse sedi nel mondo: Francia, Germania, Italia, Italia, America Latina (inclusi USA-Offshore), Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Le allocazioni per gruppi di pari sono le medie calcolate su tutti i modelli del campione per ciascuna regione. I dati di performance coprono il 1° gennaio-31 dicembre 2018, salvo diversa indicazione. Ad eccezione della Spagna, i dati relativi ai Moderate Model Portfolio si basano su portafogli modello che sono stati analizzati dal Portfolio Research & Consulting Group e sono stati definiti a rischio moderato dai professionisti dell’investimento. Il Portfolio Research & Consulting Group raccoglie i dati del portafoglio e li aggrega in base alla categoria del portafoglio peer group che viene assegnato ad un singolo portafoglio dai professionisti dell’investimento. La categorizzazione dei singoli portafogli non è determinata da Natixis Investment Managers, in quanto il ruolo di Natixis è esclusivamente quello di aggregatore dei portafogli precategorizzati.

I dati per la Spagna derivano dai dati VDOS. Il nostro campione comprende tutti i portafogli di allocazione del rischio moderato con ponderazioni dei fondi pari al 70-100% del totale attivo, con queste ponderazioni riequilibrate al 100%. Le statistiche basate su peso, rendimenti e contributi di rendimento sono ricavate dalle partecipazioni dei portafogli esistenti nel terzo trimestre del 2018 (ultimi dati disponibili) e simulate nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2018.

Si noti che gli attributi di rischio dei portafogli cambieranno nel tempo a causa dell’andamento dei mercati dei capitali. Le allocazioni di portafoglio fornite a Natixis sono di natura statica e le successive variazioni delle allocazioni di portafoglio di un investitore professionale potrebbero non essere riflesse nei dati attuali.

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