Forex, gli investitori abbandonano l’Italia ma non l’Europa

A cura di Arnaud Masset, analista di Swissquote

L’Euro/dollaro torna finalmente a superare la resistenza posta a 1,1745 mentre la moneta unica si rafforza contemporaneamente anche contro il franco svizzero a 1,16. Ciò non dovrebbe sorprendere più di tanto perché se è certamente vero che il Governo di cambiamento guidato da Giuseppe Conte ha incassato la fiducia al Senato, lo è anche il fatto che il nuovo premier ha detto chiaramente che non c’è alcun piano per lasciare l’Eurozona, reiterando invece  l’impegno a combattere le misure di austerity e le sanzioni contro la Russia.
Pur tuttavia, il rendimento dei BtP italiani è continuato a salire e anche la Borsa milanese soffre in paragone a quanto avviene oltre confine in quanto i trader stanno scaricando i portafogli dei titoli azionari del Belpaese. Gli investitori in questa fase infatti non credono che la situazione politica italiana sia in grado di contagiare tutto il resto del Vecchio Continente, ecco perché da una parte vendono titoli italiani ma dall’altra si tengono gli asset europei.
Almeno per ora. I riflessi sul mercato valutario che potremo continuare a vedere vanno proprio in questa direzione. Pertanto, riteniamo che l’incertezza comunque presente possa difficilmente permettere all’Euro di raggiungere la soglia di 1,20 contro il franco svizzero nel breve termine mentre siamo decisamente più positivi sul cambio Euro/dollaro, soprattutto perché la guerra commerciale iniziata dagli Stati Uniti sta pesando non poco sulle valutazioni del biglietto verde. 
 

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