Forex, il punto tecnico della settimana a cura di Giovanni Maiani

Lo scenario puramente tecnico dell’Euro Index* (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti delle 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) si sta deteriorando e l’indice fa sempre più fatica a mantenersi in prossimità dei massimi dell’anno in quanto emerge qualche segnale d’indebolimento. L’indice ha infranto al ribasso il supporto già indicato in precedenza a 128.30 circa e, soprattutto, il comparto è sempre meno omogeneo.

Da un lato, la divisa europea torna a recuperare nei confronti del Real brasiliano e del Rand sudafricano, mentre è tuttora in difficoltà rispetto ad alcune divise asiatiche, vedi lo Yen nipponico, il dollaro taiwanese e il Won sudcoreano. Ormai, l’euro è rialzista o moderatamente rialzista solo sulla metà delle divise prese in considerazione.

Assistiamo a tensioni geopolitiche, mentre il nuovo rischio di lockdown non aiuta di certo.

L’euro, comunque, mette a segno ennesimi massimi storici sul rublo e sulla lira turca, mentre non passa inosservato sul movimento sulla Czech Koruna. Infine, l’eur/nok interessa una resistenza statica di breve periodo a 11.

Alcuni spunti sul dollaro Usa, ma sarebbero diversi; interessanti l’usd/dkk che testa (ora) la resistenza a 6.35 circa e l’usd/cad dopo un pullback up.

L’euro vs British Pound

L’euro effettua dalla seconda metà del 2016 un ampio movimento laterale nei confronti della sterlina inglese definito all’interno dell’ampio range di oscillazione 0.83/0.93 circa. Casualmente, il 23 giugno 2016 sarà ricordato per il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea…

L’algoritmo visibile nella parte superiore del grafico non è altro che il rapporto tra rendimento e rischio ed emerge un netto cambiamento durante gli ultimi due anni, ossia un andamento molto altalenante e caotico.

Movimenti simili si sono verificati storicamente negli anni 2001/2002 e 2005/2007, pertanto prima di una fase di rafforzamento dell’euro. Staremo a vedere fra qualche mese.

Per il momento, l’euro si sta rafforzando nei confronti del Gbp e interessa la parte superiore della fascia di oscillazione sopra evidenziata; dunque 0.92/0.93 circa. Lo scenario puramente tecnico di breve è pertanto rialzista, ma il contesto di medio periodo rimane laterale.

Poi ci sono delle variabili da prendere in considerazioni. Il discordo Brexit influisce ovviamente in modo considerevole sulla “normale” analisi tecnica, ma non sono in grado di influenzare le decisioni di Johnson. Non aggiunto nemmeno il problema del Covid-19 che paralizza le economie e modifica gli scambi internazionali…

Voglio tuttavia impostare la seguente strategia operativa:

  • Long su tenuta di 0.91/0.90 e sopra 0.935 con obiettivi rispettivi 0.930/35 e 0.96, poi 0.99.
  • Short in caso di mancato superamento di 0.930/35 e sotto 0.90 con obiettivi rispettivi 0.91/0.90 e 0.88, poi 0.855 e 0.83.

Ricordatevi sempre lo stop loss cautelativo che va individuato prima di effettuare l’eventuale operazione e tarato in relazione alla propria propensione al rischio.

Ci focalizzeremo, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parleremo del Canadian Dollar e del Colombian Peso.

*L’indice utilizza varie ponderazioni, è calcolato con base 100 al 31 dicembre 1999 ed è correlato oltre il 91% con l’Euro Index di Bloomberg. In questo modo posso calcolare, in assoluta autonomia, oltre allo “Stocastico orizzontale” già di mia creazione, l’alpha e il beta a un anno delle varie divise rispetto a un benchmark di riferimento, ossia l’Euro index.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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