Forex, il punto tecnico settimanale di Giovanni Maiani

Ho rispolverato, per i lettori di Finanza Operativa, un mio indice relativo all’euro nei confronti delle 33 divise prese in considerazione nella tabella sottostante, una sorta di Euro Index insomma, paragonabile (mutatis mutandi) al Dollar Index.

L’indice utilizza varie ponderazioni, è calcolato con base 100 al 31 dicembre 1999 ed è correlato oltre il 91% con l’Euro Index di Bloomberg. In questo modo posso calcolare, in assoluta autonomia, oltre allo “Stocastico orizzontale” già di mia creazione, l’alpha e il beta a un anno delle varie divise rispetto a un benchmark di riferimento, ossia l’Euro index.

Situazione generale:

L’Euro index ha proseguito il movimento altalenante che sta caratterizzando il mese di agosto e si mantiene tuttora nelle immediate vicinanze dei massimi dell’anno.

In effetti, l’accenno di debolezza evidenziato la scorsa settimana ha portato unicamente a un nuovo test del supporto di breve periodo individuato a 128.30 circa, mentre la divisa europea tende a rimbalzare ulteriormente.

La situazione puramente tecnica è rialzista o moderatamente rialzista nei circa 2 terzi dei casi presi in esame.

Da segnalare il proseguimento del calo dell’eur/isk (ma la “Icelandic Krona” non è per tutti), ma anche dell’eur/mxn e dell’eur/zar.

Incertezze invece nei confronti della sterlina inglese per le difficoltà del Brexit.

L’euro vs Brasilian Real

L’euro ha iniziato a rafforzarsi nei confronti del real brasiliano già nel lontano 2010 e alla fine dello scorso mese di febbraio ha messo a segno una nuova fase di accelerazione rialzista che ha portato alla realizzazione del massimo storico di 6.71 circa.

La divisa non è estranea a questi movimenti ascendenti repentini come possiamo osservare negli anni 2008, 2015 e 2018 per esempio, ma anche al ribasso negli anni 2005, 2009 e 2016 per citarne solo alcuni.

In effetti, la volatilità annua del 13% è molto elevata (and se in calo dal recente 19%) e in linea con quelle di eur/gbp, eur/isk (se ne parla nuovamente), eur/cop e eur/zar.

Il real sta recuperando terreno da qualche giorno dopo il recente exploit dell’euro, ma la tendenza rialzista in essere dall’inizio di questo anno è sostenuta da un supporto dinamico situato in area 6.20/10. A dirla tutta, tale intervallo, molto vicino, è interessato da una serie di supporti e appare di conseguente fondamentale per il breve/medio periodo.

La situazione rimane al momento favorevole all’euro ed è probabile un ulteriore e limitato calo seguito da una ripresa.

Tentare qualche long su tenuta di 6.20/6.10 e sopra 6.45 con obiettivi rispettivi 6.40/45 e 6.65, poi 6.95. Attenzione, invece, al rischio di inversione ribassista di breve periodo in caso di ritorno confermato al di sotto di 6.10 con primo obiettivo a 5.80 circa; nuovo test particolarmente importante.

L’eur/brl è dunque in una situazione delicata e deve fare i conti con alcuni supporti di primaria importanza. Cautela.

Ci focalizzeremo, come ogni settimana, a rotazione su una divisa contro euro. La prossima settimana parleremo della sterlina inglese.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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