Forex, Maiani (Siat): “L’Euro uscirà dall’impasse solo dopo le elezioni Usa”

Mercoledì prossimo sarà soltanto un brutto ricordo. Mi riferisco all’attuale fase di incertezza che caratterizza il movimento dell’Euro index in essere dall’inizio dello scorso mese di agosto.

In effetti, conosceremo probabilmente la prossima settimana l’esito delle elezioni presidenziali Usa e il nome del 59° Presidente americano e, in questo modo, gli investitori potranno finalmente azzardare operazioni di più ampio respiro sul mercato Forex e dare luogo all’inizio di un nuovo trend, rialzista o ribassista che sia.

Andamento dell’Euro Index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina)

Nel brevissimo periodo, l’euro si rafforza dall’inizio del mese nei confronti delle altre divise prese in considerazione nella tabella sottostante, ma niente di trascendentale come scritto poco sopra. La situazione attuale rimane di attesa. Uno scenario del genere penalizza anche l’attività intraday e non fa comodo a nessuno, o quasi.

Segnalo che i movimenti più ampi a cinque giorni sono stati riscontrati sull’Eur/Nzd -1.96%, sull’Eur/Zar -2.12%, ma anche sull’Eur/Try con un rialzo di +3.97%. Ciò dimostra, nuovamente, una situazione sempre difficile sul mercato valutario. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea, e non solo.

I movers e spunti sull’euro

Mi soffermo un secondo sull’Eur/Usd. Prolungando il supporto dinamico ricavato congiungendo i 3 minimi relativi del 3 agosto, 12 agosto e 9 settembre osserviamo una conformazione grafica che potremo definire un doppio pullback down che conferma, in primis, l’importanza di tale linea, ora resistenza, ma costituisce anche un potenziale segnale di pericolo. Attenzione pertanto in caso di cedimento confermato di 1.1730 circa (a secondo del provider).

Dovevo evidenziarlo anche se i casi odierni sono altri. Tra le situazioni maggiormente interessanti, o particolari, ho trovato Eur/Try e Eur/Brl che proseguono, noiosamente, la serie di nuovi massimi (storici o relativi), l’Eur/Sek appare incerto, l’Eur/Rub potrebbe cedere parzialmente (vedi un doppio massimo discendente), Eur/Pln insieme a Eur/Huf e Eur/Isk cercano di ritornare sui massimi dell’anno, l’Eur/Krw è ancora debole, mentre l’Eur/Cny e l’Eur/Cad testano una resistenza discendente di brevissimo rispettivamente a 7.95 e 1.57 circa.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Rus testa tuttora il supporto a 77.0/76.5, l’Usd/Krw prosegue la discesa verso 1.100, l’Usd/Cny rimbalza parzialmente a seguito del test dell’importante supporto statico di 6.65, l’Usd/Zar appare debole e testa la sottile area di supporto di 16.10/00, l’Usd/Gbp interessa la resistenza dinamica di brevissimo a 0.773 circa, l’Usd/Chf è vicino ai minimi dell’anno, mentre l’Usd/Cad tenta di rimbalzare.

L’euro vs Japanese Yen

L’Eur/Jpy presenta un probabile testa e spalle ribassista con la spalla destra composta. Come vedete, in certi casi, vado dritto al sodo… La parte superiore del grafico è lo Zig Zag a 1.5% che, al momento, in quanto l’ultima tendenza non è definitiva, evidenzia con il movimento di ieri il cedimento della relativa Neckline.

In effetti, la flessione accusata proprio durante la precedente seduta ha confermato la realizzazione di un doppio massimo discendente che, già di per sé, era sufficiente a generare un segnale di indebolimento.

I potenziali obiettivi ribassisti del T&S vengono individuati nei cerchi colorati a 117.50 e 115 circa. Interessante, a livello di studio, in quanto il 2° obiettivo coincide, più o meno, con il minimo di maggio scorso.

Abbiamo quindi un doppio massimo discendente che ha favorito il cedimento, da confermare, di un supporto dinamico che dovrebbe corrispondere alla neckline di un testa e spalle ribassista.

Mi sento quasi costretto a proporre, in primis, una strategia short… Short sotto 122.50 con obiettivi 121/0 e 118/117, poi 115 e 113.50. Long, solo, sopra 125 con obiettivi 126.8/127.0 e 129, poi 132.50/135.00. Non mi interessa l’area 122.50/125.00, tranne che per l’attività intraday.

L’euro vs Mexican Peso

Attenzione in quando l’Eur/Mxn non è lo strumento più “traddato” del mondo… ma voglio presentarvelo. La divisa europea ha dimostrato di poter essere “spietata” in quanto, all’inizio della pandemia Covid 19, dal 20 febbraio all’inizio di aprile, si è rafforzata del 40% circa nei confronti del Mxn passando da 20 a 28 circa in qualche settimana.

Da allora ha effettuato un ampio movimento altalenante, ma caratterizzato da un triplo massimo discendente e da un doppio minimo ascendente. L’euro ha fatto un passo indietro dall’inizio del mese, mentre durante le ultime giornate ha infranto al ribasso il supporto dinamico situato in area 24.8/7; intervallo che coincide, pressoché, con il minimo relativo di settembre.

La situazione di breve periodo è a favore del Mxn ed è possibile, non probabile, un ulteriore indebolimento dell’Eur/Mxn. Attenzione tuttavia a un possibile consolidamento in area 24.50/30 seguito da un rimbalzo.

Propongo la seguente strategia operativa, ma cautela su questo asset. Short sotto 24.30 con obiettivi 23.20 e 22, poi 21.0/20.6. Long sopra 25.30 con obiettivi 25.90 e 26.20, poi 27.30 e 28.50. Niente trading tra 24.30 e 25.30.

Mi focalizzerò, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parlerò di New Zealand Dollar e Norwegian Krone. Quando avrò concluso la rapida panoramica di tutti i cross della tabella mi dedicherò unicamente alle opportunità di trade contro euro.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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