Franklin Templeton: bene Lagarde alla Bce dopo Draghi

La candidatura di Christine Lagarde alla presidenza della Banca Centrale Europea (Bce) è stata accolta da alcuni con un certo sospetto. Secondo gli analisti di Franklin Templeton, invece, se sarà ratificata dovrebbe dimostrarsi una nomina accolta molto favorevolmente dai mercati.

Ex ministro delle finanze francese e attualmente alla presidenza del Fondo Monetario Internazionale, Lagarde ha un buon profilo e, cosa particolarmente importante, conosce e capisce le politiche dell’Unione Europea (Ue). Ha forti capacità di comunicazione e l’esperienza maturata nel mondo della politica dimostra la sua capacità di conciliare parti diverse.

Per quanto riguarda la politica monetaria, gli esperti si dicono propensi a ritenere che Lagarde proseguirà nella direzione impostata dall’attuale presidente della Bce Mario Draghi.

Così come il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti Jerome Powell, Lagarde non è un’economista, quindi se sarà confermata nel suo incarico i capi di due delle più importanti banche centrali avrebbero una scarsa esperienza di politica monetaria.

Per gli esperti di Franklin Templeton, questo non è a un motivo di preoccupazione. In effetti, non avendo i preconcetti di un’economista, Lagarde potrebbe apportare qualche nuova idea creativa in materia di accomodamento monetario.

La Bce manterrà probabilmente il suo orientamento accomodante

L’analisi di Franklin Templeton suggerisce che, indipendentemente da chi otterrà l’incarico, è presumibile che la Bce proseguirà sulla sua strada accomodante. Il discorso pronunciato recentemente da Draghi a Sintra, in Portogallo, ha rivelato un punto di svolta sottile ma importante, dopo solo qualche settimana dalla riunione di politica della banca tenutasi a giugno.

Dopo la riunione del consiglio direttivo all’inizio di giugno, la banca centrale aveva affermato che avrebbe reagito nel caso di un peggioramento dei dati dell’economia. A Sintra, Draghi ha dichiarato che avrebbe reagito, a meno che i dati non fossero migliorati.

Sostanzialmente, i responsabili della politica stanno ammettendo che l’indice di inflazione forward a 5 anni, 5 anni (5a-5a), che è una misura dell’inflazione attesa dal mercato per cinque anni, cinque anni a partire da oggi, è andato scendendo più rapidamente di quanto non sarebbe gradito dai membri del consiglio direttivo.

Dopo il discorso l’indice ha segnato un leggero rialzo, ma è ancora a un livello più basso di quando la Bce dette il via al quantitative easing (QE) nel marzo 2015.

Per gli analisti di Franklin Templeton, ciò significa che la banca deve reagire. La Bce è una banca centrale che si pone come obiettivo il controllo dell’inflazione. Le prospettive di inflazione della banca per il 2021, appena dell’1,6%, sono ancora decisamente inferiori al target del 2%. Sarà quindi necessaria la creazione di un certo accomodamento ulteriore.

I possibili scenari

Gli esperti ritengono che la Bce potrebbe prendere in considerazione vari approcci:

– Ulteriori tagli dei tassi d’interesse: gli analisti si attenderemmo solo un taglio modesto, che quindi difficilmente farebbe una differenza. Tuttavia, dimostrerebbe che la banca centrale fa sul serio.

– Introduzione di un tiering: se dovesse tagliare i tassi d’interesse, cgli analisti si attendono anche che la Bce introduca un tiering, abbassando effettivamente gli oneri a carico delle banche per una parte delle loro eccedenze di liquidità, allo scopo di aiutare il sistema bancario. L’introduzione di un tiering sarebbe tuttavia un segnale per il mercato che i tassi siano destinati a mantenersi bassi per un lungo periodo di tempo. Se dovesse tagliare i tassi a breve termine (in previsione di rialzarli entro sei mesi o un anno), probabilmente non riterrebbe utile introdurre un tiering.

• Ripartire con il QE: secondo gli esperti è probabile che quest’anno o il prossimo la banca ripartirà con il suo programma di acquisti di asset. Secondo le previsioni di Franklin Templeton, potrebbe concentrarsi su acquisti di asset nell’area corporate e titoli di Stato.

E ovviamente, se Lagarde sarà confermata come nuovo presidente della Bce, potrebbe mettere sul tavolo qualche altra operazione creativa di accomodamento.

La ricerca di rendimento si sta intensificando

La conclusione deli analisti è che chiunque erediti il comando della Bce, probabilmente i tassi d’interesse in Europa resteranno bassi per lungo tempo. Ciò intensifica la ricerca di rendimento, spingendo sulla curva. Le curve del rendimento si potrebbero quindi appiattire notevolmente in tutta l’Europa.

Ciò dovrebbe offrire anche un forte sostegno alle obbligazioni periferiche, poiché i livelli dei rendimenti potrebbero scendere fino a rendere le emissioni decisamente interessanti. Al momento, le obbligazioni di Stato italiane sono tra gli asset con il rendimento più alto nell’area dei titoli sovrani europei.

Una politica monetaria in Europa più orientata all’accomodamento dovrebbe essere positiva anche per il debito societario investment grade e high yield della regione. Inoltre, gli esperti ritengono che potrebbe fornire un sostegno alla crescita globale, considerando l’aumento di liquidità creato dalla Bce.

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