Frendy Energy cede il 51% di Frendy Scotta. Titoli sugli scudi a Milano

Nell’ambito della strategia volta alla razionalizzazione Frendy Energy (che al momento segna a Piazza Affari un rialzo del 6,5% circa) ha annunciato la firma del contratto preliminare per la cessione della propria quota di controllo detenuta in Frendy Scotta (società controllata al 51%), per incassare entro la fine dell’anno in corso, una cifra oscillante tra 4.4 – 4.6 milioni di euro (prezzo soggetto ad aggiustamenti in virtù delle risultanza di alcuni parametri di natura operativa, fiscale e contabile in corso di definizione alla data del 31 ottobre 2016).

Questa importante liquidità, congiuntamente a quella di cui già dispone la società, e con il deconsolidamento del debito a seguito della cessione, permette, a detta del management, di disporre di ingenti risorse e di una potenziale leva finanziaria attivabile, utilizzabile per imprimere una nuova marcia di crescita sia interna che esterna.

Prosegue, in seguito alla rapida crescita ed esperienza maturata negli ultimi quattro anni, il piano di razionalizzazione che è partito a fine 2015, con l’accorciamento della catena di controllo, dopo aver acquistato le restanti quote nelle controllate Alfa Idro Srl (già posseduta al 51%) e CCS Blu Srl (già posseduta al 51%), andando a dismettere impianti non strategici.

Il mercato del mini idro è in pieno fermento, anche grazie ai tassi di interesse negativi e la voglia di sicurezza che spingono sempre più privati investitori a possedere il proprio impianto mini idro, ma la domanda si sta allargando ad una ricca platea di soggetti esteri, di standing elevatissimo, molto interessati ai nostri impianti: un’ulteriore conferma della bontà del nostro lavoro in grado di monetizzare in tempi molto rapidi.

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