Frendy Energy, società specializzata in Italia nella produzione di energia elettrica attraverso impianti mini-hydro e promotrice di tecnologia innovativa, quotata all’AIM Italia dal 22 giugno 2012, comunica – con grande soddisfazione – che l’Ufficio Brevetti Europeo ha pubblicato con il numero EP2848801A1 la nostra domanda di brevetto dal titolo “Enhanced hydroelectric plant of the submerged-turbine type and corresponding control method of said plant” (Impianto idroelettrico perfezionato del tipo a turbina sommersa e relativo metodo di controllo di detto impianto). Frendy Energy ha depositato la suddetta domanda in data 16 settembre 2013 con il numero 13184617.2.
I vantaggi apportati dal prodotto descritto, e rivendicato in detta domanda di brevetto, sono molteplici, infatti il nostro innovativo impianto idroelettrico a turbina sommersa è stato progettato per funzionare in condizioni di completa immersione: da un lato abbiamo realizzato un prodotto che ha delle ottime prestazioni sotto il profilo della tenuta impermeabile della turbina, dall’altro abbiamo messo a punto un metodo che permette la tempestiva rilevazione di eventuali perdite d’olio o infiltrazioni d’acqua.
Questa tecnologia consente di realizzare in particolare nei canali irrigui, impianti mini idroelettrici a bassissimo impatto ambientale, con salti da 1,5 a 6 metri e soprattutto in situazioni dove altre tecnologie non sono utilizzabili o non competitive.
Solo in Europa si calcolano centinaia di migliaia di siti dove questa tecnologia potrebbe essere utilizzata, ma a differenza di altre iniziative innovative per la produzione di corrente elettrica, come per esempio gli aquiloni di alta quota, qui parliamo di iter autorizzativi consolidati ovunque e nel nostro Paese in particolare il legislatore ha da sempre avuto un occhio di riguardo, proprio perchè sfrutta acqua già derivata e crea un circolo virtuoso ambiente, agricoltura, innovazione.
Rinaldo Denti, fondatore e Presidente di Frendy Energy, dichiara “E’ un momento di grande soddisfazione perche’ innovare, brevettare e realizzare sono steps tutt’altro che facili e scontati. Abbiamo iniziato a pensare alla Sommersa nel 2010, dopo aver studiato a lungo la problematica con partner stranieri e poi forti dell’orgoglio dell’italica inventiva abbiamo trovato il coraggio e l’entusiasmo grazie all’ente irriguo Est Sesia ed al gruppo Scotta che dal 2012 ha seriamente operato per il successo di questa invenzione“.