Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 20 luglio 2017
Nelle ultime sedute il Ftse Mib ha registrato movimenti piuttosto contenuti, mantenendosi per ora al di sotto dei massimi dell’anno. Cosa si aspetta nel breve a Piazza Affari?
Nelle ultime giornate il Ftse Mib è rimasto in stand-by a ridosso dei 21.570 punti segnalati nell’intervista della scorsa settimana. Solo la conferma del superamento di questo ostacolo potrebbe favorire un ulteriore rialzo che consentirebbe la continuazione del recupero partito a inizio luglio. I corsi potrebbero riportarsi in primis sui top di maggio oltre che dell’anno in area 21.830 e in seguito attaccare la soglia dei 22.000 punti, con successivi target a 22.250 e a 22.500 punti. Se il Ftse Mib dovesse invece tornare al di sotto del supporto statico di breve termine posto a quota 21.300 punti, si profilerebbe una correzione con obiettivi a 21.100 punti prima, dove si incrociano al momento le medie mobili a 21 e a 50 giorni, per poi tornare a quota 20.760, con successive estensioni ribassiste fin verso i minimi di giugno in area 20.500, dove troviamo un importantissimo supporto statico di medio termine. Al di sotto dei 20.500 punti a mio avviso i profilerebbe un’inversione di medio periodo per l’indice Ftse Mib.
Al momento la mia view è laterale-rialzista a Piazza Affari, facendo attenzione comunque ai supporti segnalati prima.
Nel settore bancario qual è il suo giudizio su Unicredit e Intesa Sanpaolo? Quali i livelli da tenere d’occhio nel breve?
Unicredit è all’interno di un canale rialzista di medio termine e sta tentando di rimbalzare dal supporto dinamico in area 16,6 euro. Nell’ipotesi in cui venisse confermato il superamento della soglia dei 17 euro il titolo potrebbe tornare prima a quota 17,75 euro, massimo toccato quest’anno lo scorso 10 luglio e in seguito oltrepassare la soglia dei 18 euro con target a 18,3/18,4 euro. Eventuali acquisti di Unicredit andranno corredati da uno stop loss a 16,45 euro, dove passa la media mobile a 50 giorni.
Intesa Sanpaolo appare al momento graficamente appiattito a ridosso di quota 2,85 euro e solamente la conferma del superamento dei 2,9 euro potrebbe spingere i corsi oltre la soglia dei 3 euro con obiettivi a 3,15/3,25 euro prima e in seguito a 3,35 euro.
Sotto i 2,8 euro si profilerebbe una correzione verso quota 2,7 euro e in seguito in direzione della chiusura del gap rialzista aperto lo scorso 23 giugno a quota 2,64 euro.
STM continua a recuperare terreno dopo il recente calo, allungando il passo sopra la soglia dei 14 euro. Valuterebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?
STM sta beneficiando di un generalizzato rialzo sia del settore dei semiconduttori che del Nasdaq. Graficamente il titolo ha confermato ieri l’incrocio al rialzo a 14 euro della media mobile a 50 sedute, proseguendo così nell’uptrend avviato a inizio luglio. Dal punto di vista operativo i prossimi obiettivi sono individuabili a quota 15 euro in prima battuta e in seguito sul top di quest’anno a 15,6 euro. A chi volesse aprire posizioni long su STM suggerirei di fissare uno stop loss a 13,6 euro, dove passa il supporto dinamico ascendente di breve periodo.
Come valuta il recente andamento di Poste Italiane che sta provando a riportarsi sopra quota 6 euro?
Poste Italiane nella seduta di ieri si è avvicinato ai 5,95/5,9 euro, livello in corrispondenza del quale passa il supporto dinamico ascendente di medio periodo. Se l’area dei 5,95/5,9 euro dovesse dimostrarsi un valido sostegno, favorirà un rimbalzo tecnico del titolo con primo obiettivo a 6,2 euro, dove passa al momento la media mobile a 50 giorni, e più in là nel tempo a quota 6,35 euro e a 6,45 euro, dove lo scorso 16 giugno è stato aperto un gap-ribassista.
A chi volesse acquistare Poste Italiane suggerirei di fissare uno stop loss a 5,9 euro.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Sto monitorando Tamburi che dopo aver confermato la tenuta del supporto statico di medio periodo posto a quota 5 euro, ha iniziato un movimento di recupero che nelle ultime sedute ha portato i corsi ad oltrepassare in area 5,3 euro la trendline discendente di breve periodo e a superare sullo stesso livello la media mobile a 50 giorni. Il titolo ha generato così uno scenario ancora rialzista che potrebbe riportare i corsi a quota 5,8 euro, ossia sul top di maggio/giugno. Oltre i 5,8 euro avremo un obiettivo successivo a 6,1/6,15 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 5,2 euro in caso di apertura di posizioni long su Tamburi.