Ftse Mib in fibrillazione. Cinque titoli sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 9 agosto 2018

L’indice Ftse Mib sta tornando indietro dopo aver avvicinato nuovamente area 22.000 ieri. Il recupero delle ultime sedute è già concluso o si aspetta nuovi spunti nel breve?

Il Ftse Mib si conferma al momento in una fase di trading range, con baricentro di oscillazione dei corsi intorno ad area 21.800. In ottica di brevissimo termine a mio avviso si potrebbe assistere ad un ulteriore allungo oltre la soglia dei 22.000 punti, con approdo a 22.225 punti. Dopo una possibile fase laterale di consolidamento di breve, si potrebbero avere un nuovo rialzi in direzione dei 22.500 punti, dove troviamo il limite superiore della fascia di oscillazione all’interno della quale l’indice si muove da metà/fine maggio. Il supporto statico e limite interiore di questa fascia laterale è individuabile a 21.315 punti e il successivo, peraltro il più importante, lo troviamo a 21.115 punti.

Bper Banca è stato colpito da forti vendite dopo la trimestrale, mentre è andata molto diversamente per Ubi Banca. Cosa può dirci di questi due titoli?

Bper Banca dal punto di vista puramente tecnico potrebbe non essere impostato così male, visto che proprio oggi sta tentando un rimbalzo dal supporto dinamico ascendente che sostiene i corsi dalla fine di maggio. Il riferimento è ai minimi odierni segnati in area 4,26 euro e se questa soglia dovesse rivelarsi un valido sostegno, Bper Banca potrebbe portare avanti un rimbalzo con obiettivi a 4,45 euro prima e a 4,55 euro in un secondo momento, con stop loss molto rigido sotto i 4,26 euro.

Ubi Banca mi sembra molto ben impostato dal punto di vista tecnico e al momento i volumi di scambio sono superiori sia alla media mensile che trimestrale. Gli indicatori tecnici non sono ancora entrati in area di ipercomprato e di recente il titolo ha oltrepassato la resistenza statica di medio termine a 3,6 euro. Questo conferma il movimento ascendente iniziato nelle prime sedute di luglio e che potrebbe vedere un ulteriore allungo verso quota 3,86 euro prima e in seguito in direzione dei 4 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 3,6 euro.

Saipem oggi è il migliore del Ftse Mib con un rialzo in netta controtendenza. Il titolo ha ancora spazi di manovra al rialzo nel breve?

Saipem sta allungando il passo e di recente è stato confermato l’uptrend in atto dall’inizio di maggio scorso, con il superamento a quota 4,2 euro di un’importante resistenza statica di medio-lungo termine. Il titolo potrebbe salire fino a 4,6 uro, dove potremmo assistere alla formazione di un doppio massimo che sarebbe pericoloso perchè una volta raggiunto quel livello bisognerà fare i conti anche con l’ipercomprato tecnico. Una volta arrivati a 4,6 euro si potrebbe quindi assistere, se non ad un’inversione di tendenza, quantomeno ad una correzione che potrebbe riportare il titolo sui livelli attuali.

Al di fuori del Ftse Mib ci sono dei titoli che sta seguendo con interesse in questa fase di mercato?

Sto monitorando Astm che dalla prima metà di giugno prosegue in un canale ascendente, del quale ha testato di recente il limite inferiore, ovvero il supporto dinamico rialzista a quota 21,55 euro. In seguito il titolo ha dato vita ad un rimbalzo e ha incrociato a 22,2 euro la media mobile a 21 periodi e ora sembra avere buone probabilità tecniche di proseguire al rialzo, visto il boom dei volumi di scambio e l’ampia distanza dalla zona di ipercomprato tecnico. I prossimi obiettivi al rialzo li possiamo individuare a 24/24,4 euro in primis e successivamente a ridosso dei 25 euro, con stop loss a 21,95 euro, dove passa ora il limite inferiore del canale di cui ho parlato prima.

Interessante anche Fila che al pari di Astm è inserito in un canale rialzista, in questo caso dalla seconda metà di giugno. Il titolo ha testato di recente il limite inferiore di questo canale a quota 18,25 euro, da cui ha risalito la china incrociando al rialzo media mobile a 21 sedute che ora transita a 18,4 euro. Fila si appresta ora al test di quota 19 euro, dove troviamo una resistenza statica di medio termine e solo al superamento di questo livello potremmo assistere ad un ulteriore allungo. Un primo target lo possiamo individuare a 19,8/19,87 euro, con un obiettivo sucessivo da raggiungere più in là nel tempo a 20,25/20,3 euro. L’operatività sul titolo andrà corredata dall’adozione di uno stop loss a 18,4 euro, dove transitano la media mobile a 21 sedute e il supporto dinamico ascendente.

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