Ftse Mib in stand-by. Quattro blue chip sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e fondatore di FinanzaOperativa.com del 27 marzo 2020

Il Ftse Mib oggi sta accusando una pesante battuta d’arresto dopo il forte recupero messo a segno nelle ultime tre sedute. Il rimbalzo è da considerarsi concluso?

In ottica di breve termine il Ftse Mib sta per completare una formazione triangolare, con vertice in area 17.000.
Solo con un ritorno immediato al di sopra di questo livello si potrebbe assistere ad una ripresa dell’indice che sarà confermata però solo dall’eventuale superamento di quota 17.800 punti.

Segnalo a tal proposito che a 17.785 punti transita la media mobile a 21 sedute e oltre 17.800/17.900 il Ftse Mib si spingerà ancora in avanti con target a 19.160 punti prima e in seguito a 19.560 punti.

Al ribasso consiglio di monitorare con attenzione i 16.575 punti, la violazione dei quali vedrà il Ftse Mib scivolare al di sotto dei 16.000 punti prima e in seguito fin verso i recenti minimi di periodo in area 14.150/14.000, senza escludere il raggiungimento di livelli anche più bassi.

A mio parere ci sono buone probabilità che il Ftse Mib dia vita a nuovi allunghi ed è possibile che si spinga sin verso la soglia dei 20.000 punti in ottica di medio termine, ma dopo temo un’altra gamba ribassista.

Unicredit oggi è il peggiore tra i bancari, mentre registra una perdita più contenuta Intesa Sanpaolo. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Unicredit è stato respinto due giorni fa dalla media mobile a 21 sedute e non è riuscito a superare a quota 9 euro la resistenza statica di breve termine. Il titolo ora sta accusando una correzione e ha violato a quota 8,13 euro il supporto dinamico ascendente di breve periodo. Questo potrebbe innescare un’ulteriore ribasso verso i 7,5 euro prima e in seguito fino ad area 7 euro. Solo con il superamento della resistenza a 9 euro Unicredit potrebbe puntare alla chiusura del gap ribassista aperto a quota 9,7 euro e poi tornare sopra la soglia dei 10 euro.

Per Intesa Sanpaolo la situazione tecnica sembra leggermente migliore rispetto a quella di Unicredit.
Il titolo, analogamente al Ftse Mib, potrebbe completare una formazione triangolare di breve termine con vertice a quota 1,6 euro.

Se questo livello sarà chiuso al rialzo, Intesa Sanpaolo avrà come target successivi 1,8 e 1,87 prima e in seguito a 1,95 euro, dove è stato lasciato aperto un gap-down. A chi volesse acquistare il titolo suggerirei di fissare ora uno stop loss a 1,51 euro.

STM oggi mostra una maggiore forza relativa rispetto al Ftse Mib. Cosa può dirci di questo titolo?

STM oggi si è avvicinato alla media mobile a 21 sedute in area 19,7 euro e solo se riuscirà a superare questa soglia e poi i 20 euro, potremmo assistere alla chiusura del gap ribassista aperto lo scorso 12 marzo, con un’eventuale risalita verso i 21,65 e i 22,5 euro. Fino a quando il titolo non riuscirà a spingersi oltre la soglia dei 20 euro, sarà cruciale avere uno stop loss a 18,45 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Segnalo Exor che oggi si difende meglio del Ftse Mib dopo i rialzi delle ultime sedute. Oltre la soglia dei 50 euro, dove passano la resistenza statica di brevissimo termine e la media mobile a 21 sedute, si profilerebbe un ulteriore allungo di Exor verso quota 55 euro prima e in area 57/58 euro in seguito, per poi guardare più in là nel tempo in area 61 euro, dove è stato lasciato aperto un gap-down lo scorso 9 marzo. A chi volesse acquistare Exor consiglio di fissare uno stop loss molto rigido da posizionare a 45 euro, dove transita il supporto dinamico ascendente di breve periodo.

Al di fuori del paniere del Ftse Mib sto seguendo Mediaset che in maniera più evidente di altri titoli sta provando a disegnare un movimento a V, il cui obiettivo ultimo è individuabile in area 2,4 euro e con target intermedio a 2,12 euro, dov transita la media mobile a 50 giorni. Cruciale sarà per Mediaset il superamento della resistenza a 2 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 1,75 euro.

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