Ftse Mib, inizio di un downtrend o falso segnale ribassista?

La scorsa settimana lo avevamo scritto: ci sarebbe stata una grossa oscillazione (si capiva dall’ assottigliamento delle variazioni dei prezzi ed era immotivato comprare. Ecco che giustamente, l’ oscillazione sull’ indice italiano Ftse Mib è avvenuta al ribasso.

Però, attenzione, non è ancora successo niente, e la cosa si può interpretare in tutti e due i sensi: il movimento ribassista deve ancora prendere forza e iniziare nel senso più proprio oppure, non è proprio successo niente, ossia questa oscillazione ribassista non è significativa e non significa niente di che ed è destinata a finire subito così come è iniziata. Ma insomma, non c’è mai niente di certo nelle Borse? Esatto, mai, altrimenti potrebbero guadagnare tutti.

Iniziamo dunque dall’ ipotesi 1: il movimento ribassista è appena iniziato. Questa ipotesi è suffragata dal fatto che, essendoci un laterale di 22 settimane, quando si uscirà da tale laterale si avranno 2/3 settimane di esplosione dei prezzi di cui quella attuale sarebbe solo la prima (Figura 1).

Figura 1. Future FtseMib – grafico settimanale

Però, in tutta onestà, chi ci dice che non valga l’ipotesi 2, ossia che ci si fermi nel laterale per poi salire? Sì, perché essendo ora in area 18.000, i prezzi non hanno necessariamente rotto il laterale, che ha come estremo inferiore 18.500 punti circa; potrebbero rientrarvi per poi spingere al rialzo (Figura 2).

Figura 2. Future FtseMib – settimanale

Quindi che fare, comprare o vendere? Noi vi possiamo dire solo che cosa non fare: non fate niente senza segnali affidabili. Noi infatti ci siamo messi short a suo tempo (prima a fine Giugno poi ancora a inizio Ottobre) su segnali affidabili e usciremo dallo short solo dietro segnali affidabili e ci metteremo (eventualmente) long solo su segnali affidabili. Fatelo anche voi. E attenzione perché niente è esentato dalla legge di oscillazione.

Se infatti potrebbe sembra che alcuni titoli siano destinati a salire sempre, in verità stanno solo aspettando di fare l’ oscillazione contraria che li porti da resistenze a supporti.

Amplifon, ad esempio, si è portata sul supporto giornaliero (Figura 3). Se dovesse romperlo non tenendo i 30,15 euro, invertirebbe il trend da rialzista a ribassista e potrebbe essere pensabile shortarlo con stop-loss (e si badi al quantitativo naturalmente) a 32,80.

Figura 3. Amplifon – grafico giornaliero

Il titolo Banca Farmafactoring invece è fortemente negativo. Qui non si parla infatti di tenere i supporti ma di accelerazione al ribasso, sotto i supporti stessi. L’unica speranza per un’ inversione di trend è quindi della tenuta su base mensile (oggi per chi legge) del minimo di 3,954

Figura 4. Banca Farmafactoring – grafico mensile

 

A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e fondatore di CFI (www.cfionline.it)

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