Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 26 giugno 2019
Il Ftse Mib ha tenuto per ora la soglia dei 21.000 punti. La correzione delle ultime sedute si può considerare conclusa o si aspetta nuovi ripiegamenti?
A Piazza Affari lo scenario a mio avviso sarà ancora rialzista fino a quando non sarà confermato l’incrocio al ribasso da parte del Ftse Mib della media mobile a 50 giorni che al momento transita a quota 20.950. Su questa soglia troviamo anche il supporto dinamico ascendente di breve termine che sostiene il recupero dell’indice sostanzialmente da inizio giugno. Un eventuale rimbalzo da area 20.950, a mio parere possibile, farebbe proseguire il recupero partito dai minimi di fine maggio e potrebbe consentire al Ftse Mib di completare il movimento a V, il cui target ultimo è individuabile a quota 22.000, con obiettivo intermedio a 21.500 punti. Per contro, in caso di discesa dell’indice sotto i 20.950 punti, si aprirebbe uno scenario ribassista almeno in ottica di breve termine, con target a 20.600 punti prima e in seguito a quota 20.360 punti, senza escludere estensioni ribassiste fin verso area 20.000, da raggiungere però più in là nel tempo.
Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Bper Banca e Ubi Banca?
Bper Banca sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo il test del supporto dinamico ascendente di breve termine posto a quota 3,5 euro. La conferma del superamento della resistenza statica di breve a 3,6 euro favorirebbe il proseguimento di questo uptrend, con obiettivi a 3,8 euro e a 3,95/4 euro. Un acquisto di Bper Banca dovrà essere accompagnato da uno stop loss molto stretto da fissare sotto il minimo di ieri a 3,5 euro.
Ubi Banca in ottica di breve potrebbe portare avanti il rimbalzo iniziato ieri dopo il test a 2,25 euro del supporto statico di breve termine. Se questo livello si dimostrasse un valido sostegno e al contempo Ubi Banca dovesse incrociare al rialzo la media mobile a 21 giorni a quota 2,3 euro, potremmo avere un ulteriore allungo. Il primo obiettivo per il titolo sarà in zona 2,4/2,45 euro, dove troviamo la resistenza statica di breve termine, con target successivi a 2,5 e a 2,6/2,65 euro. Per Ubi Banca consiglio di fissare uno stop loss molto rigido sotto i 2,25 euro a corredo di eventuali posizioni long aperte.
Tenaris ieri ha messo a segno un bel rally, riportandosi poco sopra gli 11,5 euro. Qual è la sua view su questo titolo?
Tenaris ieri ha realizzato una vigorosa performance e sta seguendo un trend moderatamente rialzista dall’inizio di giugno. Il coefficiente angolare del canale ascendente all’interno del quale si muovono i corsi è abbastanza contenuto e questo permette agli indicatori tecnici di mantenersi distanti dalla zona di ipercomprato, favorendo così una crescita di Tenaris in maniera graduale e costante. Vedo ulteriore spazio di crescita per il titolo con primo target in area 12 euro e poi a 12,5/12,65 euro, superato i quali sarà possibile un allungo fino ai 13 euro, previa fase laterale di consolidamento. A chi volesse acquistare Tenaris consiglierei di fissare uno stop loss a 11 euro, dove transita al momento la media mobile a 21 sedute.
Buzzi Unicem ha ritrovato la via dei guadagni sostenuto anche dall’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 all’Italia. Cosa può dirci di questo titolo?
Buzzi Unicem ha generato un bel segnale rialzista con la conferma dell’incrocio al rialzo della media mobile a quota 17,7 euro e ieri con il superamento a 18 euro della resistenza statica di breve termine. Il tutto è accompagnato da scambi superiori alla media mensile e si nota una ancora ampia distanza degli indicatori tecnici dalla zona di ipercomprato. Questo favorire un ulteriore allungo di Buzzi Unicem con primo target a 19/19,2 euro e a 19,5 euro in seguito, superati i quali si sposterà l’attenzione sui 19,9/20,25 euro. A chi volesse acquistare Buzzi Unicem suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido a 17,35 euro.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Sto seguendo Salini Impregilo che si sta muovendo in fase laterale dalla seconda settimana di maggio, in una fascia di prezzo compresa tra 1,65 e 1,9 euro. Le oscillazioni sono sempre più compresse, con baricentro intorno a quota 1,8 euro. Dal punto di vista operativo, in ottica di breve termine solo l’eventuale conferma del superamento delle resistenze statiche a quota 1,85 euro prima e a 1,9 euro dopo, potrebbe innescare un più corposo e vigoroso trend rialzista. In tal caso per Salini Impregilo segnalo un primo obiettivo a 2 euro e in seguito a 2,1 e a 2,2 euro. L’eventuale cedimento di quota 1,75 euro, dove fissare lo stop loss per eventuali operazioni long, potrebbe spingere il titolo a quota 1,65 euro, limite inferiore del trading range di medio termine di cui parlavo prima.