Ftse Mib: massima cautela per nuove posizioni long. I titoli da tradare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 15 dicembre 2016

L’indice Ftse Mib sta allungando nuovamente il passo verso la soglia dei 19.000 punti. Si aspetta un superamento nel breve di questo livello?

Nell’area compresa tra i 19.000 e i 19.215 punti di Ftse Mib troviamo un forte livello di resistenza. I 19.000 punti erano stati toccati il 28 aprile scorso e i 19.215 punti il 14 marzo di quest’anno e sempre area 19.200 era stata battuta a fine gennaio scorso.
La fascia di prezzo segnalata prima rappresenta quindi una fortissima zona di resistenza, anche se mi viene da dare per scontato che l’indice possa spingersi verso i 19.215 punti, ma potrebbe arrivare anche fino ai 19.500 punti. Al momento non vedo però obiettivi superiori a quelli segnalati anche alla luce dell’ipercomprato tecnico. Almeno nel breve non mi aspetterei ulteriori allunghi oltre i 19.200/19.500 punti perchè ci vorrebbe un’altra fase laterale perchè l’indice prosegua lungo la via dei guadagni.

Da qui a Natale ci potrebbe essere una fase di assestamento tra i 18.700/18.500 e i 19.200/19.500 punti.
A chi è già posizionato al rialzo sul mercato consiglierei di aspettare a chiudere le posizioni, intervenendo in tal senso in caso di rottura ribassista dei 18.500 punti. A chi vuole acquistare ora suggerisco operazioni con la massima cautela in ottica di brevissimo termine, non pensando che il rally in atto possa proseguire all’infinito.

Tra i bancari Unicredit continua a salire recuperando forza relativa rispetto ad Intesa Sanpaolo. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Unicredit a mio avviso sta vendendo tutto e possiamo dire anche svendendo nel caso dei crediti non performanti. Passando ad un’analisi meno soggettiva, dal punto di vista tecnico il titolo si è spinto fino in zona 3 euro e poi ha ritracciato. Unicredit ha buone chance per proseguire l’uptrend iniziato a fine novembre e arrivare a segnare nuovi massimi relativi a 3,14 euro prima e successivamente nell’area compresa tra i 3,5 e i 3,65 euro. A chi volesse acquistare il titolo suggerisco di fissare uno stop loss sotto 2,5 euro.

Il grafico di Intesa Sanpaolo somiglia abbastanza a quello di Unicredit nelle ultime settimana, con la differenza che il titolo ha già oltrepassato qualche importante resistenza statica, a partire da quella dei 2,29 euro, per poi passare a quella successiva a 2,4 euro. Il titolo potrebbe allungare il passo verso i 2,6 euro in primis e in direzione dei 2,8 euro, con stop loss rigido sotto quota 2,3 euro. Invito a fare attenzione alla vicinanza di Intesa Sanpaolo alla zona di ipercomprato tecnico.

Nel settore del lusso ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase?

Tra i titoli a minore capitalizzazione nel comparto del lusso segnalo Tod’s che prosegue nell’uptrend iniziato nei primi giorni di ottobre che ha portato i corsi a superare prima a quota 56 euro l’importante resistenza di medio termine e nelle ultime sedute il titolo si è spinto sopra la soglia tecnica e psicologica dei 60 euro. Facendo molta attenzione perchè Tod’s si trova in zona di ipercomprato tecnico, visto il sostanzioso incremento dei volumi, superiori alla media sia mensile che trimestrale, direi che l’allungo potrebbe proseguire verso i 65 euro prima e in direzione dei 70 euro in seguito, posizionando uno stop loss a 57,75 euro.

Tra le blue chips parliamo di Salvatore Ferragamo che di recente ha chiuso il gap ribassista che aveva aperto nella seconda settimana di settembre a quota 21,15 euro e a 21,45 euro ha incrociato al rialzo la media mobile a 50 sedute. Questo movimento potrebbe favorire un ulteriore rialzo dei corsi con obiettivi a 22,8/23,2 euro in primis e in seguito a 24/25 euro, avendo l’accortezza di fissare uno stop loss rigido sotto quota 21 euro.
Salvatore Ferragamo in teoria ha più spazio di crescita rispetto a Tod’s, in confronto al quale però non ha così tanti volumi di scambio in questa fase.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Ha generato qualche segnale positivo Poste Italiane che si muove un po’ più lentamente rispetto al Ftse Mib, ma sta dando buone indicazioni di ripresa. Il titolo in area 6,2 euro ha superato un’importante resistenza statica di breve termine e ora è pronto a salire ancora con obiettivi a 6,4 euro prima e in seguito a 6,585 euro, con target successivo a 6,715/6,8 euro.
A chi volesse acquistare Poste Italiane suggerirei di fissare uno stop loss a 6,15 euro.

 

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