Ftse Mib, nuovi allunghi dietro l’angolo. Le azioni pronte a scattare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e fondatore di FinanzaOperativa.com del 7 febbraio 2020

Il Ftse Mib ieri ha allungato il passo fino all’area dei 24.500. A suo avviso questo è un punto di approdo o un livello da cui potranno partire nuovi rialzi?

L’area dei 24.500 è un primo obiettivo per il Ftse Mib e non a caso lo avevo indicato nell’intervista della scorsa settimana come primo target da raggiungere al superamento dei 24.200 punti. Visto il gap rialzista aperto ieri, arrivati a questo punto a mio parere sarebbe auspicabile almeno in ottica di breve termine una fase laterale di consolidamento. Andare contro trend in questo momento è estremamente rischioso, quindi a chi è investito consiglio di mantenere le posizioni, fissando uno stop loss molto rigido a quota 24.000 punti di Ftse Mib. Al di sotto di questa soglia ci sarà il rischio di assistere ad una brusca correzione, mentre oltre i 24.500 punti segnalo come prossimo obiettivo i 24.750/25.000 punti. Come detto però poc’anzi, prima del raggiungimento di questo target sarà auspicabile una pausa laterale di consolidamento almeno nel breve termine.

Per contro, l’eventuale chiusura del gap rialzista aperto ieri a quota 24.270 punti di Ftse Mib, potrebbe riportare i corsi prima a 24.000 punti e in seguito verso i 23.615/23.500 punti. In caso di cedimento anche di quest’ultimo livello, l’attenzione andrà spostata sui 23.240 punti, ossia sull’area da cui è partita l’ultima gamba rialzista nei giorni scorsi.

Unicredit ieri è volato dopo i conti e i risultati dello scorso anno hanno portato diversi acquisti anche su Intesa Sanpaolo. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit ieri è salito con decisione, ma nel brevissimo termine starei attento ad eventuali prese di beneficio. In ottica di medio periodo per il titolo possiamo individuare un target rialzista a 14,35 euro prima e poi a 14,9 euro, con proiezioni successive a 15,35/15,4 euro. Per Unicredit fisserei uno stop loss sotto il minimo di ieri a 13,37 euro, sotto cui sarà probabile la copertura del gap aperto a 12,9 euro, la cui rottura potrebbe riportare i corsi verso area 12 euro.

Anche Intesa SanPaolo ieri ha aperto un piccolo gap e ha superato un’importante resistenza statica di medio-lungo termine a 2,45 euro. Come nel caso di Unicredit, anche per Intesa Sanpaolo farei molta attenzione ad eventuali prese di beneficio di breve. In ottica di più lungo termine potremmo assistere ad ulteriori allunghi verso i 2,6/2,65 euro e in seguito in direzione dei 2,8/2,85 euro, ma il raggiungimento di quest’ultimo livello dovrà essere anticipato a mio avviso da una fase laterale di consolidamento. Per Intesa Sanpaolo lo stop loss lo metterei non tanto sul minimo di ieri, quando sul top di mercoledì a quota 2,45 euro, dove è stato aperto il gap rialzista.

Fca ha chiuso in rialzo ieri dopo i conti, ma ben lontano dai massimi intraday. Cosa può dirci di questo titolo?

Fca ieri ha catalizzato l’attenzione del mercato con i risultati del 2019 e ora si guarderà al Salone dell’auto di Ginevra, dove tra circa un mese il gruppo dovrebbe presentare alcuni modelli nuovi, tra cui quelli elettrici. Dal punto di vista tecnico proprio ieri Fca ha incrociato al rialzo a quota 12,3 euro la media mobile a 21 sedute, aprendo un piccolo gap rialzista e uscendo dal canale discendente in atto dalla fine di dicembre.vIl titolo è diretto ora al test della media mobile a 50 giorni a quota 12,9 euro, mentre il secondo obiettivo al rialzo lo individuo a 13,25 euro. Al di sopra di questo livello Fca potrà allungare verso i 13,5 euro prima e in seguito fino ai 13,8 euro, dove vedremo il completamento di un movimento a V. A quanti volessero puntare sul titolo suggerisco di fissare uno stop loss a 12,3 euro, dove passa la media mobile a 21 sedute, come detto prima.

Nel settore delle utility c’è qualche titolo che vuole segnalarci in particolare?

Segnalo Italgas che si sta muovendo in un canale rialzista dall’inizio di quest’anno e nel breve ha consolidato intorno ai 6 euro.

Ora il titolo sta ripartendo e al rialzo i prossimi obiettivi Ftse Mib permettendo, sono individuabili a 6,25 euro in prima battuta e poi sul massimo storico dello scorso 15 luglio a quota 6,3 euro. Uno sfondamento di questo ostacolo vedrà Italgas allungare il passo verso i 6,5/6,6 euro. A chi volesse acquistare ora il titolo consiglio di fissare uno stop loss a 6 euro, dove transita al momento il supporto dinamico ascendente di breve-medio termine.

Ci sono altri titoli che sta seguendo con interesse a Piazza Affari?

Al di fuori del paniere del Ftse Mib sto monitorando Danieli che sta salendo sulla scia di un piccolo ordinativo negli Stati Uniti e alla luce della previsione di ArcelorMittal relativamente ad una crescita mondiale dell’acciaio del 2% quest’anno dopo il rallentamento del 2019. A livello tecnico Danieli sta provando a confermare a quota 15,5 euro il superamento della resistenza statica di medio termine. Oltre tale soglia il titolo sarà proiettato al di fuori del canale ribassista nel quale si muove dalla seconda metà del mese scorso. Al di sopra dei 15,5 euro avremo un primo obiettivo a 16,5/16,6 euro e, dopo un’eventuale fase laterale di consolidamento, a quota 17,1 euro, dove Danieli & C. completerebbe anche la formazione di un movimento a V. Un acquisto del titolo sarà da corredare a mio avviso ad uno stop loss a 15,3 euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!