Ftse Mib, nuovo rialzo dietro l’angolo? Le azioni sotto i riflettori

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di FinanzaOperativa.com del 16 maggio 2019

Il Ftse Mib sta risalendo la china dopo aver avvicinato la soglia dei 20.500. Il recupero in atto proseguirà nel breve?

La conferma della tenuta di area 20.500, dove il Ftse Mib ha anche accennato alla formazione di un doppio minimo, potrebbe anche portare a realizzare un movimento a “V”. Questa potenziale figura ha bisogno però di conferme, la prima delle quali è arrivata ieri con il superamento della soglia tecnica e psicologica dei 21.000 punti. Al di sopra di questo livello il Ftse Mib troverà un primo target a 21.330 punti, dove passa la media mobile a 50 giorni e un obiettivo successivo in area 21.500. In seguito l’indice punterà alla chiusura del gap ribassista lasciato aperto nei giorni scorsi a 21.665 punti e più in là nel tempo in area 22.000. Il raggiungimento di questi livelli sarà eventualmente inframmezzato da movimenti laterali di consolidamento da parte del Ftse Mib. Per contro, l’eventuale cedimento del supporto posto in area 20.560/20.500 farebbe venir meno questo potenziale recupero, con nuovi minimi dell’indice a 20.385 punti prima e in seguito a quota 20.130, sotto cui si guarderà all’area dei 20.000. Personalmente ritengo che più che un movimento a “V” ci possa essere una più ampia fase laterale di trading range per il Ftse Mib, quindi di incertezza. Non escludo in ogni caso dei recuperi nel breve, mentre non prevedo forti ribassi, a meno che non intervengano fattori esogeni che non possiamo controllare. Dal punto di vista tecnico sono un po’ più costruttivo su Piazza Affari e ritengo che una ripresa dei corsi sia possibile nel breve.

Banco BPM e Ubi Banca ieri hanno messo a segno un rally di oltre il 4%. Qual è la sua view su questi due titoli?

Ubi Banca ha recuperato le perdite e la conferma dei corsi al di sopra dei 2,6 euro riconquistati ieri, potrà dare maggiore credibilità a questo recupero. Oltre la soglia appena segnalata abbiamo un primo target al rialzo a quota 2,72 euro in prima e in seguito nell’area compresa tra 2,82 e 2,86 euro. A chi volesse acquistare Ubi Banca suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido sotto i 2,47 euro.

Banco BPM sta rispettando un bel supporto dinamico ascendente di medio-lungo termine, dando vita ad un forte recupero dopo il test a quota 1,67 euro. La tenuta di questo livello e il potenziale superamento dell’ostacolo a 1,82 euro favoriranno in prima battuta una chiusura del gap ribassista aperto a quota 1,968 euro lo scorso 8 maggio. Dopo una fase laterale di consolidamento Banco BPM potrebbe allungare ulteriormente il passo fin verso quota 2,15/2,2 euro. Per Banco suggerisco di fissare lo stop loss sotto 1,67 euro dove troviamo il grande livello di sostegno di cui parlavo prima.

Telecom Italia ieri è stato tra i migliori del Ftse Mib. Prevede ulteriori rimbalzi nel breve?

Dal punto di vista tecnico sarei cauto nell’aprire posizioni long su Telecom Italia, a meno che non venga confermato il ritorno sopra la resistenza di medio termine posta a quota 0,47 euro prima e a 0,48 euro in seguito. Solo oltre questi livelli vedo possibili posizionamenti long sul titolo, in caso contrario vedrei in prima battuta il test del minimo storico a quota 0,433 euro e in seguito discese verso nuovi minimi.

Come valuta il recente andamento di UnipolSai e cosa si aspetta nel breve per questo titolo?

UnipolSai tendenzialmente si sta muovendo in controtendenza rispetto al mercato e si muove in un canale ascendente da fine ottobre scorso. Nelle ultime sedute il titolo sta tentando di confermare il superamento della resistenza statica di breve termine posta a quota 2,45 euro. Il livello è stato violato ieri e una conferma al di sopra dello stesso vedrà un primo target al rialzo a 2,75/3 euro e successivamente in area 3,3/3,35 euro. A chi volesse valutare un acquisto di UnipolSai consiglia di posizionare uno stop loss a 2,4 euro, dove passa il supporto dinamico ascendente di breve termine. Al di sotto di questa soglia il titolo potrebbe tornare in area 2,33 euro prima e in seguito in zona 2,26 euro.

Come valuta i segnali positivi inviati di recente da A2a?

A2a sta rapidamente recuperando il terreno perso e nelle ultime due sedute ha incrociato in rapida sequenza a quota 1,47 euro la media mobile a 21 giorni e ieri, a quota 1,54 euro, la media mobile a 50 giorni.
Il tutto è sta accompagnato da scambi superiori sia alla media mensile che trimestrale. Gli indicatori tecnici per A2A non sono ancora entrati in zona di ipercomprato e questo potrebbe favorire, eventualmente dopo una breve pausa laterale di consolidamento, un ulteriore allungo dei corsi. Il titolo potrebbe salire così verso quota 1,6 euro, per poi spingersi verso il top di aprile in area 1,65/1,66 euro, dove passa la resistenza statica di medio termine.  Un acquisto di A2A andrà corredato da uno stop loss a quota 1,5 euro.

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