Ftse Mib: rischi di correzione ancora dietro l’angolo. I titoli da monitorare

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 15 marzo 2018

Il Ftse Mib sta risalendo la china dopo essere stato respinto per l’ennesima volta dall’area dei 22.800/22.850. Quali sviluppi si aspetta nel breve?

Come da lei evidenziato, il Ftse Mib non è riuscito ad oltrepassare l’ostacolo a 22.850/22.900 punti, tenendo presente che a 22.900 passa la media mobile a 50 sedute che rappresenta un ulteriore freno al rialzo per le quotazioni.
A ridosso dei 22.850/22.900 l’indice ha disegnato a mio giudizio un pericolo triplo massimo che ha spinto i corsi nelle ultime due sedute ad incrociare al ribasso la media mobile a 21 giorni che al momento transita in area 22.530 e in seguito a rompere a quota 22.600 il supporto dinamico ascendente che sosteneva il recupero dei corsi dai minimi di inizio marzo. Si tratta di due livelli che al momento sono stati riconquistati, ma occorre una conferma di ciò, in assenza della quale in ottica di breve termine si potrebbe innescare una nuova discesa con primo target a 22.250 e in seguito a ridosso dei 22.000 punti, ma potrei vedere un minimo fino ai 21.900.
In seguito ritengo abbastanza improbabile un’ulteriore caduta e potremmo assistere ad un nuovo recupero sui livelli attuali. Se però il Ftse Mib dovesse riuscire ad oltrepassare l’area dei 22.850/22.900, potrebbe allungare il passo verso i 23.100 punti prima e in seguito in direzione dei 23.430/23.500 punti.
Al momento sarei più propenso ad una correzione almeno con obiettivo in area 22.250.

Ubi Banca è tra i migliori del comparto di riferimento oggi, mentre resta al palo Bper Banca. Cosa può dirci di questi due titoli?

Bper Banca nel breve potrebbe scendere ancora, ma non di molto, fino al test del supporto statico di breve-medio termine posto in zona 4,5/4,45 euro. Una volta raggiunto questo livello, il titolo avrebbe buone possibilità di invertire al rialzo la tendenza almeno nel breve termine, con un ritorno dei corsi prima sui livelli attuali e poi in area 4,8 euro, per poi guardare più in là nel tempo ai 4,92 euro, top di febbraio.

A differenza di Bper Banca, Ubi Banca ha già testato un minimo di periodo e mi riferisco al supporto statico che si è originato con il minimo di inizio marzo e quello di inizio gennaio in area 3,6 euro. Il titolo da questo livello ha iniziato a riprendere quota, ma fino ad ora non è stato in grado di superare la trendline discendente che da fine di gennaio scorso impedisce ai corsi di recuperare terreno in maniera credibile. Solo l’eventuale superamento di quota 3,9 euro potrebbe innescare una duratura inversione di tendenza con obiettivo a 4 euro prima e in seguito a 4,2 euro, per poi guardare ai 4,32 euro, con stop loss a quota 3,7 euro.

Leonardo sta guadagnando terreno sulla scia dei conti del 2017. Il rialzo in atto può proseguire nel breve?

Fermo restando che rimane sempre aperto l’ampissimo gap ribassista del 10 novembre scorso, Leonardo sta recuperando terreno e proprio oggi è andato in prossimità del test della media mobile a 50 giorni, passante per quota 9,7 euro. La conferma del superamento di questo livello favorirebbe un ulteriore allungo con obiettivi a 10,4 euro prima e a 11,45 euro in seguito, per poi spostare l’attenzione sui 12,1 euro. Al ribasso sarà importante monitorare la soglia degli 8,95 euro, dove passa il supporto dinamico ascendente di breve termine e la media mobile a 21 sedute.

STM si sta muovendo al rialzo in direzione di area 20 euro. Come valuta l’attuale impostazione di questo titolo?

STM sta performando bene e nelle ultime sedute è tornato a testare in zona 20 euro l’importante resistenza statica di breve-medio termine, oltrepassata la quale potrebbe risalire verso i 21/21,6 euro, per poi segnare nuovi massimi relativi a quota 22/22,2 euro.
Al ribasso sarà importante monitorare la tenuta dei 19 euro, dove transita al momento la media mobile a 50 giorni.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Sto seguendo Beni Stabili che ha invertito al rialzo la rotta dopo aver testato in zona 0,64 euro il supporto statico di medio-lungo termine. Questo ha portato ad incrociare al rialzo a quota 0,66 euro la media mobile a 21 giorni e più di recente ad oltrepassare a 0,675 euro la resistenza statica di breve termine.
Questo potrebbe favorire, vista anche l’ampia distanza dalla zona di ipercomprato tecnico, un nuovo allungo con obiettivo a 0,715 euro.

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