Giappone, PIL in calo ma migliore delle stime. Nikkei sui massimi da inizio anno

In Giappone il PIL del secondo trimestre 2015 ha accusato una contrazione dell’1,6% su base annua dopo un incremento del 4,5% del primo trimestre. Un dato tuttavia migliore del consensus del mercato, che stimava un calo dell’1,9%. Confermata in ogni caso un’economia in contrazione con il calo dei consumi privati, diminuiti dello 0,8% rispetto al trimestre precedente a causa delle politiche espansive della Bank of Japan (BoJ) che hanno comportato un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

Nel frattempo, l’indice Nikkei ha toccato nella settimana conclusa il 14 agosto un nuovo massimo annuale a 20946 punti ma ha poi terminato a 20519 punti, con un calo dell’1% circa dall’ottava precedente. L’indice si mantiene comunque al di sopra del supporto offerto a 20150 punti circa dalla media mobile a 100 giorni, per il momento la flessione avviatasi dai massimi di area 20950 si puo’ ancora considerare un fenomeno temporaneo.
In caso di violazione di area 20150 invece aumenterebbe il rischio di un approfondimento del ribasso verso i 19780 punti, base del canale crescente disegnato dai minimi dello scorso ottobre. Solo oltre area 20950 i prezzi segnalerebbero l’intenzione di voler riprendere il trend rialzista che in quel caso avrebbe come target il lato superiore dello stesso canale crescente disegnato dai minimi dello scorso ottobre, passante a 22400 circa. Resistenza intermedia a 21500 punti.

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