“Gig economy”: gli effetti sul mondo del lavoro e sull’economia

Si è svolto ieri il 2° Convegno Annuale di Global Thinking Foundation, fondazione nata nel 2016 con la missione di promuovere l’educazione finanziaria presso studenti, investitori e risparmiatori, attraverso un percorso di innovazione e di ricerca e lo sviluppo di progetti volti alla diffusione della cittadinanza economica.
L’evento è stato introdotto dal keynote speech di Alan Krueger, già Presidente del Consiglio dei Consulenti Economici del Governo Obama e Professore di Economia presso l’Università di Princeton, sull’attuale tema della Gig Economy, illustrando le prospettive e le ricadute sulle economie dei Paesi sviluppati derivanti dall’espansione di questo fenomeno.
Stiamo assistendo alla diffusione di un modello economico in cui non esistono più prestazioni lavorative continuative, ma sempre più on demand: l’impiego dei gig worker si fonda su attività erogate saltuariamente a fronte di una richiesta specifica di servizi, prodotti o competenze.
“Se il mercato e la tecnologia continueranno a sostenere questo trend, la gig economy è destinata a perdurare. La classe politica dovrà prenderne atto e studiare a fondo le dinamiche dei cambiamenti in corso. I numeri del fenomeno dovrebbero aiutarci a comprendere quanto l’aumento del lavoro contingente stia influenzando i lavoratori e i datori di lavoro, e quanto questi sviluppi impattino sull’economia globale e il benessere delle famiglie. Da una prospettiva macroeconomica, dobbiamo accettare la possibilità che la crescita di un regime di lavoro flessibile possa alterare il tasso naturale di occupazione”, ha spiegato Krueger.
Un importante momento di riflessione è stato offerto da Annamaria Lusardi, Fondatrice e Direttrice Accademica del Global Financial Literacy Excellence Center (GFLEC), sul valore di una maggiore educazione finanziaria diffusa.
“Le decisioni finanziarie fanno parte della nostra vita e dell’economia del ventunesimo secolo. Così come abbiamo combattuto l’analfabetismo nel passato, dobbiamo adesso combattere l’analfabetismo finanziario; e lo si fa partendo dalla scuola. Una Strategia Nazionale sull’Educazione Finanziaria rappresenta senz’altro il primo mattone per la costruzione di una politica per la conoscenza finanziaria, che implica avere una visione per il futuro e lavorare per la costruzione di quel futuro insieme” ha commentato Lusardi.
Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation, ha sottolineato l’importanza di impegnarsi al fine di colmare le differenze di genere, anche in tema di educazione finanziaria: la Fondazione condivide, infatti, gli sforzi della società civile e dei privati per l’inclusione sociale e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile del Fondo Monetario Internazionale
“Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze: recita così il quinto dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile del FMI – ha dichiarato Segre – Un messaggio chiaro e potente: non ci possono essere innovazione e crescita se non si affrontano le differenze di genere e non si permette un‘adeguata espressione del capitale economico delle donne in tutti i campi”.

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