Global tax ai patrimoni ingenti dei super ricchi mondiali?

Nel suo nuovo libro, il Professor Photis Lysandrou, docente della City University of London sostiene la necessità di dotarsi di un potente organismo internazionale visto che, secondo lui, il sistema finanziario attuale porterà a una maggiore concentrazione delle ricchezze e condurrà a nuove crisi economiche.

Il libro, pubblicato questo mese e intitolato Commodity: The Global Commodity System in the 21st Century, è basato sull’idea di una nuova autorità fiscale che deterrebbe il potere di coordinare i regimi fiscali nazionali e d’introdurre una tassazione sulla ricchezza globale. Nel mirino: individui con patrimoni ingenti, soprattutto coloro con attivi netti uguali e superiori a 30 milioni di dollari.

Il Professor Lysandrou sostiene infatti che quest’organismo sarebbe in grado di recuperare grosse somme di denaro, che andrebbero altrimenti perdute a causa dell’evasione fiscale. I governi potrebbero in seguito investire questo denaro per progetti e servizi ed ottenere un impatto positivo sull’occupazione e sui salari.

Secondo Photis Lysandrou: “Le statistiche sulle disuguaglianze a livello globale sono orribili. La necessità di un’autorità fiscale globale è evidente e inesorabile. Si tratterebbe di un organismo sovranazionale composto da esperti fiscali nominati dai governi nazionali di tutto il mondo a cui viene conferito il potere dell’imposizione fiscale”.

59 migliaia di miliardi nelle mani di appena 145.000 persone

Il libro sostiene che la disparità delle ricchezze causata dal sistema attuale porterà le crisi finanziarie a ripetersi, a meno che una nuova serie di organismi internazionali sia creato per controllarlo. L’autorità fiscale globale sarebbe la prima di questa serie di organismi.

Il Professor Lysandrou si riferisce a dati che mostrano come, negli anni post crisi finanziaria, fra il 2007 e il 2015, la ricchezza complessiva accumulata ogni anno da individui con patrimoni ingenti sia lievitata da circa 41 migliaia di miliardi di dollari ad almeno 59 migliaia di miliardi di dollari.

Lysandrou fa inoltre notare che il 34% di questi 59 migliaia di miliardi di dollari accumulati nel 2015 sono detenuti da appena 145.000 persone.

Il Professor Lysandrou ha affermato che: “Un’autorità fiscale globale sarebbe solo un primo piccolo passo ma rappresenterebbe una prima iniziativa a cui poter ispirarsi. Insieme, potrebbero ribaltare le ineguaglianze attuali in termini di reddito e distribuzione delle ricchezze che hanno ormai raggiunto livelli vergognosi”.

Il Professor Lysandrou afferma che le proprie idee sono sulla stessa linea di quelle dell’economista francese Thomas Piketty. Secondo lui, Piketty, non mettendo al primo posto fra le cause della crisi finanziaria del 2008 la concentrazione delle ricchezze può invocare unicamente l’etica per motivare una tassa globale sulla ricchezza. Mentre, nel suo libro, Lysandrou si spinge ancora più lontano, adducendo una motivazione di tipo economico per giustificare la creazione di una tassa globale sulla ricchezza dimostrando che i super ricchi mondiali hanno giocato un ruolo chiave nella crisi.

 

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