Hermes IM: opportunità sui ciclici di qualità negli emergenti

A cura di Gary Greenberg, Head of Global Emerging Markets di Hermes Investment Management

Il rallentamento delle economie globali e l’aumento dei rischi geopolitici hanno portato a una forma di deterioramento delle prospettive economiche. A livello globale, le banche centrali si trovano in un ciclo di allentamento e i rendimenti obbligazionari dovrebbero continuare a rimanere bassi. I dati Pmi globali indicano già una fase di recessione in termini di produzione in molti Paesi. Ci aspettiamo che il settore dei servizi seguirà a ruota, che i livelli di occupazione negli Stati Uniti cominceranno a diminuire e che le risposte monetarie non saranno sufficienti ad innescare una ripresa globale.

Il riconoscimento di una recessione sincronizzata a livello mondiale potrebbe pesare in maniera significativa sui titoli ciclici, spingendoli verso valutazioni storicamente basse, con risultati relativamente migliori da parte dei titoli quality. Questo scenario economico negativo potrebbe creare opportunità nella parte ciclica del mercato, in quanto è probabile che nei prossimi 18 mesi si verrà a creare un consenso sulla necessità di un aumento della spesa fiscale, a partire dall’Europa, che si estenderà agli Stati Uniti e da lì ai mercati emergenti. Fino a quando questo scenario non sarà manifesto, tuttavia, il portafoglio rimarrà orientato a favore dei nomi di qualità. In ogni caso, il nostro attuale posizionamento è già esposto ai titoli cicli a quality che trarranno vantaggio della ripresa dell’economia globale.

Oggi, pochi Paesi all’interno dell’universo degli emergenti presentano il tipo di vulnerabilità macro che era evidente nel 2013 e la maggior parte di essi offre tassi di interesse positivi nella rilevazione adeguata all’inflazione. La combinazione di valutazioni economiche, rallentamento della crescita globale e la conseguente riduzione dei rendimenti dovrebbe essere particolarmente vantaggiosa per i prezzi degli asset in economie che possono crescere nonostante ostacoli globali come le guerre commerciali.

Prospettive interessanti a medio lungo-termine sono evidenti soprattutto in aree in aree di crescita secolari, come quelle relative all’introduzione del 5G, la digitalizzazione, la logistica, la premiumisation (lo spostamento dei consumi verso i prodotti o i marchi più costosi) e la domanda di servizi sanitari e finanziari.

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