I mercati scontano la discesa degli utili, ma i rischi di ribasso persistono

A cura di Michele Morganti, Senior Equity Strategist, Generali Investments

La stagione utili societari del quarto trimestre 2018 appare dignitosa sia negli Stati Uniti che in Europa, dopo che hanno riportato il 56% e il 26% delle società appartenenti ai rispettivi indici azionari. In particolare, la crescita annuale degli utili è positiva, seppur inferiore a quella registrata nel trimestre precedente. La crescita rimane elevata in termini assoluti negli Stati Uniti, mentre è più bassa in Europa quando si escludano i settori delle materie prime.

Nel complesso ci aspettiamo una stagione di rendicontazione modesta, in cui le soprese positive, rispetto alle attese degli analisti, sono rese possibili solo in quanto da ottobre questi ultimi hanno tagliato le loro stime in modo piuttosto netto. La previsione degli analisti è che i tassi di crescita annuali degli utili continuino a diminuire fino al terzo trimestre di quest’anno: siamo d’accordo sulla tendenza al ribasso, ma ci aspettiamo che il risultato finale del 2019 vedrà una crescita degli utili societari inferiore di quasi il 50% rispetto al consenso (0-4%, contro il 6-8%), con rischi al ribasso qualora la crescita economica mondiale continui a rallentare dagli attuali livelli.

Finora il sentiment di mercato è stato sostenuto dalla posizione più accomodante delle banche centrali, dalle politiche espansive in Cina (monetarie e fiscali), dai minori rischi sulla Brexit (un ritardo della data di uscita rispetto a marzo appare più probabile) e, infine, dalle crescenti aspettative di una tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti.

Detto questo, sebbene il posizionamento ancora basso degli investitori rappresenti un elemento positivo per l’azionario, una ulteriore performance positiva a partire dagli attuali livelli di mercato deve necessariamente passare da una stabilizzazione delle sorprese macroeconomiche, fin qui negative, e da una riduzione dell’incertezza politica.

Gli appuntamenti macro in calendario in settimana da tenere sotto controllo

Mercoledì, l’Indice principale dei Prezzi al Consumo statunitense dovrebbe ridursi leggermente al 2,1% anno su anno. La componente legata alla spesa sanitaria potrebbe iniziare a mostrare nuovamente segnali di crescita.
Venerdì terminerà la tregua sullo shutdown negli USA. Il mancato raggiungimento di un accordo entro marzo potrebbe essere dannoso per la fiducia degli investitori.
Nell’area euro (EA) si prevede una diminzione del PI di dicembre (mercoledì), seppur contenuta. Per evitare una recessione tecnica, la stima del PIL tedesco per il quarto trimestre (giovedì, + 0,2% su base trimestrale) non deve sorprendere al ribasso. Anche il PIL dell’eurozona dovrebbe rimanere appena sopra la linea dello zero (+ 0,1% previsto su base trimestrale)
L’indagine del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, sull’eventualità che le importazioni di automobili possano rappresentare un caso di minaccia alla sicurezza nazionale, terminerà il 17 febbraio, e le conclusioni dovrebbero supportare questa tesi. Sebbene ciò non significhi che saranno sicuramente applicati dei dazi, potrebbe in ogni caso generare nervosismo tra gli investitori.

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