I metalli industriali recupero terreno in scia all’indebolimento del dollaro

I metalli industriali iniziano la giornata frenando i rialzi delle ultime due sedute. Gli investitori chiudono le posizioni lunghe incassando un profitto grazie al rimbalzo registrato negli ultimi giorni, mentre nel mercato europeo aumenta l’avversione al rischio a causa dell’ennesimo stallo nelle trattative tra il paese ellenico e i creditori.

Il biglietto verde cede circa 38 punti base nei confronti della moneta unica dopo aver colpito il proprio massimo nelle sedute precedenti, rendendo conveniente l’acquisto di metalli per gli operatori che dispongono della moneta del vecchio continente. Infine, si registra una pressione ribassista generata dalla view di ulteriori apprezzamenti del dollaro contro l’euro dopo ch e è stata confermata la contrazione del PIL americano, per il primo trimestre dell’anno, allo 0,2% migliorando la precedente stima che mostrava un rallentamento pari allo 0,7%. Il risultato è un rafforzamento delle aspettative di un rialzo dei tassi d’inte resse d’oltre oceano per il mese di settembre.

Il rame apre gli scambi registrando una contrazione che trova spiegazione nelle operazioni di chiusura delle posizioni lunghe in modo tale da incassare il profitto generato dai rialzi degli ultimi giorni. La view di breve è di una probabile fase laterale delle quotazioni, scaricando i forti rialzi registrati nelle sedute precedenti. Adottando un ’ ottica temporale di medio/lungo si registrano pressioni dal lato dell’offerta con possibili ripercussioni ribassiste sulle quotazioni a causa dell’annuncio da parte del produttore numero uno al mondo di metallo rosso, Codelco, che aprirà ufficialmente una nuova miniera nei prossimi mesi dopo aver risolto dei problemi nell’unità produttiva.

Rimane in linea con il comparto dei metalli non ferrosi anche l’alluminio, che trova una zona di assestamento sul supporto posto a quota $1.705, minimo delle due sedute precedenti. Passando al nichel viene sempre di più confermata la view rialzista di medio/lungo che vede il metallo industriale migliorare dal punto di vista dei fondamentali e in particolare dal lato dell’offerta.

La banca d’affari elvetica, UBS, comunica che i prezzi del metallo potrebbero riportare dei miglioramenti nell’anno a seguire, grazie a segnali di ripr esa nei fondamentali (aumento delle importazioni di matrice cinese e sostenuta contrazione delle scorte nei magazzini LME).

Tuttavia, è giusto ricordare che dall’altra parte dell’equazione troviamo la domanda ed è infatti quest’ultima componente a mettere un freno alle euforie rialziste. Infine, zinco e piombo rimangono in linea con il comparto registrando una fase di stallo testando i rispettivi supporti generati dai minimi delle sessioni precedenti.

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