Il Fib resta in cerca di un valido livello di supporto

Dalla chiusura delle contrattazioni dello scorso 7 agosto il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre, ha perso oltre il 7% (ovvero circa 1.550 punti), archiviando ben sette sedute consecutive caratterizzate dal segno meno e aprendo due gap ribassisti, uno a quota 21.430 e l’altro a 20.700. Uno scenario, contraddistinto da volumi superiori alla media storica del periodo, che ha spinto i principali indicatori e oscillatori tecnici in territorio di ipervenduto.

Il che però non comporta automaticamente un rimbalzo dei corsi. Dal punto di vista operativo, infatti, è meglio attendere eventuali significativi segnali di inversione (anche di breve termine) prima di aprire posizioni long sul derivato. Come, per esempio, il ritorno del future al di sopra dei 20.500 punti, potenziale preludio prima alla chiusura del suddetto gap a 20.700 e poi, eventualmente, a un test in zona 21.000 punti. In caso contrario proseguirebbe anche nella prossima seduta il downtrend.     G.R.


 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!