Il Ftse Mib rallenta il passo ma conferma l’uptrend. Quattro azioni sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e direttore di FinanzaOperativa.com del 20 novembre 2020

Il Ftse Mib oggi è tornato a salire dopo la breve pausa di ieri. Il movimento in atto può proseguire o siamo agli sgoccioli?

Fermo restando che ci sta un ulteriore consolidamento di breve termine, se non ci saranno eventi esogeni dirompenti, il Ftse Mib potrebbe andare a richiudere il gap ribassista aperto lo scorso 28 febbraio a quota 22.480 punti. Questo sarà il primo target al rialzo, mentre il successivo è individuabile in area 23.000/23.200.

Se al contrario il Ftse Mib dovesse tornare al di sotto del supporto a quota 21.140 punti, si profilorerebbe una correzione di breve verso 20.460 punti prima e in seguito fino a 19.800 punti. Fino a quota 18.335 punti, in ottica di medio termine il Ftse Mib non uscirebbe dal trading range e rimarrebbe quindi laterale.

Personalmente confido nella possibilità di assistere ad ulteriori sviluppi positivi a Piazza Affari, previa una breve fase laterale di consolidamento per il Ftse Mib.

Unicredit oggi sta mostrando un po’ più di forza di Intesa Sanpaolo?

Unicredit al pari del Ftse Mib sta consolidando in laterale e l’eventuale superamento della resistenza statica di breve-medio termine a quota 8,6 euro potrebbe favorire un ritorno dei corsi sulla resistenza statica in area 9,45 euro, testata la prima volta nella seconda metà di luglio. Oltre questo livello per Unicredit possiamo segnalare un target a 10 euro, ma questo è un obiettivo più che altro di medio termine. Lo stop loss per il titolo andrà posizionato a 8 euro, limite inferiore del trading range all’interno del quale si muove dal 10 novembre.

Anche Intesa Sanpaolo si sta muovendo lateralmente e in questo caso la resistenza statica da superare è in area 1,9 euro. Oltre questo livello avremo un primo obiettivo a 1,96 euro, dove è stato aperto un gap-down a marzo scorso e poi a 2,04 euro, dove troviamo un altro gap. Un acquisto di Intesa Sanpaolo andrà corredato da uno stop loss a 1,77 euro.

Unipol oggi mette a segno una delle migliori performance tra le blue chips, mentre è più cauto Generali. Cosa può dirci di questi due titoli?

Generali nella seduta odierna è a ridosso dei top dello scorso 8 giugno in rea 14,3 euro, superata la quale potrebbe andare a chiudere il gap-down aperto a marzo scorso a quota 15 euro per poi allungare il passo verso area 16 euro, ma questo in ottica di più lungo termine. Per contro, l’eventuale cedimento del supporto a 13,75 euro innescherebbe una correzione con primo target a 12,65 euro.

Unipol si sta muovendo veramente bene e sta completando il movimento a V iniziato nella seconda metà di settembre scorso. Il target ultimo di questo movimento è individuabile in area 4,2 euro e dire che il titolo uò raggiungere questa soglia anche in tempi brevi. In seguito Unipol potrebbe proseguire nell’uptrend verso quota 4,5/4,6 euro, con stop loss per eventuali acquisti da fissare in area 3,6 euro, dove passa al momento il supporto dinamico ascendente di breve periodo che rappresenta anche il limite inferiore della parte destra del movimento a V di cui parlavo prima.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Datalogic sta allungando il passo sostenuto anche da volumi di scambio e al momento è in ipercomprato tecnico. Dopo un’eventuale fase di consolidamento di breve periodo, il titolo potrebbe chiudere il gap-down aperto lo scorso 21 febbraio a quota 15,65 euro e poi allungare il passo verso quota 16,24/16,5 euro. A chi volesse acquistare Datalogicic suggerisco di fissare un stop loss a 13,65 euro.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!