Il giorno dell’insediamento di Biden: l’agenda e i primi decisivi 100 giorni

“Il mandato di Biden inizia nel bel mezzo di una profonda contrazione economica e di una pandemia che ha colpito gli Stati Uniti in maniera particolarmente grave. Biden è consapevole che la gestione del virus sarà fondamentale per il successo del suo mandato e ha quindi annunciato di voler somministrare 100 milioni di vaccinazioni nei suoi primi 100 giorni. I suoi interventi punteranno poi a confermare le misure economiche intraprese dal governo federale per sostenere l’economia fino al superamento della pandemia”. E’ quanto osserva Randeep Somel, gestore del fondo M&G (Lux) Climate Solutions di M&G Investments. Di seguito la sua visione sulle prospettive economiche statunitensi sotto la nuova presidenza.

L’amministrazione entrante ha proposto un ulteriore pacchetto economico di 1900 miliardi di dollari per aiutare la distribuzione dei vaccini, sostenere i governi locali e garantire un assegno di 1400 dollari per i cittadini. Solo quando queste misure urgenti saranno implementate, il nuovo governo cercherà di mettere in atto la sua più ampia agenda, che include la riduzione delle disuguaglianze e la lotta al cambiamento climatico.

Una spinta alla realizzazione dell’agenda democratica è arrivata il 5 gennaio, quando i Democratici hanno vinto entrambi i run-off elettorali in Georgia per il controllo del Senato su una base paritaria (50-50). Così i Democratici controlleranno non solo la presidenza, ma anche entrambe le Camere del Congresso degli Stati Uniti.

Tuttavia, il margine alle Camere è esiguo e può essere destabilizzato da un singolo deputato Democratico più conservatore al Senato. Pertanto non dovremmo aspettarci cambiamenti radicali in nessuna direzione. Qualsiasi nuova legislazione sarà attentamente ponderata.

Cosa c’è all’ordine del giorno?

In campagna elettorale, Biden ha proposto di aumentare la tassazione delle imprese dal 21% al 28% e di incrementare le imposte sul reddito i redditi superiori ai 400.000 dollari. Pur trattandosi di un aumento rilevante per le aziende, le aliquote rimarranno comunque al di sotto della soglia del 35% in vigore sotto Obama. I membri conservatori del Congresso si stanno già preoccupando per il deficit statunitense, che ha superato i 27.000 miliardi di dollari. Un aumento di queste tasse dimostrerà che il nuovo gruppo di lavoro è preoccupato per le enormi quantità di debito che gli Stati Uniti stanno accumulando e si sta concentrando su temi quali le aziende e i cittadini benestanti, che sono stati meno colpiti nel 2020.

Il continuo stimolo e il crescente onere del debito, tuttavia, hanno implicazioni più ampie per l’inflazione e i rendimenti dei Treasury: la salita di entrambi potrebbe portare a una riduzione della ripresa economica a lungo termine.

La scelta del segretario del Tesoro è cruciale. Biden ha nominato Janet Yellen, l’ex Presidente della Federal Reserve. Amministratrice molto competente e qualificata, Yellen avrà un ruolo essenziale sia nello stimolare l’economia a breve termine, sia nel garantire che le prospettive non siano ostacolate sul lungo periodo. Yellen è nota per sostenere la tesi di Biden secondo cui bassi costi di finanziamento sono un’opportunità per la spesa pubblica di rilanciare l’economia. Questo sosterrà un pacchetto di misure relative alle infrastrutture del quale il Presidente Trump ha parlato nei suoi 4 anni di mandato, ma che non è stato in grado di realizzare. Il pacchetto contribuirà anche a mantenere la promessa di Biden del “Build Back Better”, che prevede di orientare la spesa green, incrementando l’uso delle energie rinnovabili per la produzione di elettricità – obiettivo: una produzione di energia a zero emissioni entro il 2035 – e riqualificando quattro milioni di edifici per soddisfare i più alti standard di efficienza energetica. La terza parte del piano incoraggerà l’adozione di veicoli elettrici: il governo americano offrirà incentivi fiscali per sostituire veicoli ormai datati e finanzierà l’installazione di oltre 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici.

Sembra esserci un ampio consenso tra i Democratici, oltre a un ristretto numero di Repubblicani, sulla lotta al cambiamento climatico. Pertanto, questo potrebbe essere un settore chiave e un’eredità duratura della presidenza Biden.

Per quanto concerne le relazioni internazionali – si sono inasprite nel corso degli ultimi quattro anni – non ci aspettiamo che le dispute commerciali tra Stati Uniti e Cina finiscano, ma è probabile che Washington adotti toni meno conflittuali, specialmente con i suoi alleati e con l’Onu, l’Oms e la Nato. Ci aspettiamo che nei primi 100 giorni le questioni internazionali non saranno in cima all’agenda Usa, ma il prossimo summit del G7 – che il Regno Unito ospiterà in Cornovaglia a giugno 2021 – costituirà probabilmente la prima visita internazionale di Biden, rappresentando il primo incontro da inizio pandemia per i leader internazionali. Sarà importante mostrare gli Stati Uniti nuovamente impegnati al fianco dei propri alleati sugli affari internazionali.

L’importanza di essere assertivi

I primi 100 giorni sono importanti, non solo perché il neo Presidente vivrà una sorta di “luna di miele”, ma perché stabiliranno il tono dei successivi quattro anni e offriranno l’opportunità di mettere il Paese su una nuova strada. Per questo è importante che Joe Biden agisca in maniera decisa.

Certo, la partigianeria politica negli Stati Uniti non aiuta, ma Biden è un leader con 47 anni di esperienza alle spalle nella negoziazione con la parte politica avversa. A differenza delle precedenti giornate di inaugurazione, le aspettative sono basse in tutto lo spettro politico. È in momenti come questo che cittadini ordinari possono diventare leader straordinari.

Buona fortuna signor Presidente!

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!