Il gufo Lagarde non offre spunti nuovi

A cura di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM

La Lagarde (oggi con tanto di spilla dorata raffigurante un gufo, così come si è autodefinita come simbolo di saggezza in contrapposizione a falchi e colombe) ha confermato i segnali di:

  • Moderato incremento delle aspettative di inflazione
  • Rischi al ribasso meno pronunciati sulla crescita

È stato confermato il lancio della strategic review con apposito comunicato stampa. La strategic review interesserà:

  • La formulazione quantitativa del target (in particolare il tema della modalità di
    inclusione del comparto case)
  • Gli strumenti di politica monetaria
  • Le modalità di comunicazione
  • La stabilità finanziaria
  • La sostenibilità ambientale

La review (che la Lagarde ha definito una evolution e non una revolution) si concluderà
tra novembre e dicembre.

In sintesi: una riunione senza spunti rilevanti oltre quelli già anticipati anche da indiscrezioni di stampa. Stando alle parole della Lagarde, il board non ha neanche discusso dell’eventuale modifica del moltiplicatore della riserva obbligatoria (attualmente pari a 6), che determina l’ammontare di depositi esenti.  Gli operatori, di conseguenza, prendono atto di una riunione senza spunti rilevanti e si focalizzano su un altro tema: il potenziale impatto dell’espansione del coronavirus, segnalato in modo forte dal petrolio in calo di oltre il 3%.

Dalla prossima settimana (coronavirus permettendo), l’attenzione si sposterà sulla Fed del 29 gennaio. Il focus sarà l’intenzione o meno di Powell di procedere a una graduale rimozione della liquidità immessa da settembre (oltre 400Mld$) partendo dalle operazioni repo.

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