Il mercato globale dell’e-commerce B2B raggiungerà i 6.700 miliardi di dollari nel 2020

La vendita al dettaglio online business-to-business (B2B) ha assistito a una forte crescita dovuta alla rapida migrazione di produttori e grossisti dai sistemi legacy a piattaforme open e online. Poiché i sistemi legacy prevedono lo scambio di dati per via elettronica, che è costoso e ingombrante da gestire, i modelli B2B continueranno a muoversi verso piattaforme online che consentono ad acquirenti e venditori di tutto il mondo di effettuare transazioni di beni e servizi con facilità. Di fatto, si prevede che il mercato delle vendite al dettaglio online B2B raggiungerà il doppio delle dimensioni del mercato delle vendite online B2C (business-to-consumer), producendo entrate per 6.700 miliardi di dollari entro il 2020.
Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Future of B2B Online Retailing”, rivela che le vendite online B2B rappresenteranno quasi il 27% del commercio totale dell’industria manifatturiera, che probabilmente raggiungerà quota 25.000 miliardi di dollari entro il 2020. Geograficamente, la Cina e gli Stati Uniti guideranno il mercato della vendita al dettaglio online B2B. Si prevede che quest’ultimo raddoppierà le entrate fino a raggiungere quota 1,2 miliardi di dollari entro il 2020.
Ora che mercati e piattaforme pubbliche multi-settore come Alibaba e Amazon sono diventati popolari, è probabile che i rapporti B2B online si spostino da un modello di business one-to-many al modello many-to-many. Invece di un modello in cui un’azienda investe e costruisce una piattaforma elettronica per i propri fornitori, la preferenza andrà a una soluzione in cui chiunque può integrare un processo di approvvigionamento online e facilitare l’acquisto di beni on-line.
“Pertanto, le reti industriali private, in cui aziende specifiche convergono per scambiare prodotti, e i marketplace pubblici impiegati per l’acquisto in loco hanno guadagnato una posizione di rilevanza nell’ultimo decennio, – spiegaArchana Vidyasekar, Team Lead del gruppo per la Visionary Innovation diFrost & Sullivan. – Con il fatto che le imprese acquistano più di quanto vendano online, queste reti pubbliche aperte di tipo B2C pensate per venditori contribuiranno a offrire ai venditori maggiore visibilità e la capacità di presentarsi con una vetrina virtuale.”
Tuttavia, i rivenditori dovranno affrontare alcune sfide legate all’implementazione di strategie di e-commerce B2B. A differenza dell’approccio B2C, nell’impostazione di un e-commerce B2B i prezzi sono variabili e i volumi degli ordini sono elevati e variati, rendendo necessaria una soluzione flessibile per le spedizioni e la logistica. Anche le preoccupazioni fiscali e normative influenzano fortemente le vendite e, tipicamente, i fornitori impiegano un personale numeroso la cui unica responsabilità è la consegna dei prodotti e l’erogazione dei servizi nei limiti imposti da queste restrizioni.
Inoltre, l’attuazione di iniziative di marketing o educative in ambito B2B è complessa, poiché i clienti devono capire come funzionano i prodotti e come interagiscono con altri sistemi che già hanno o di cui stanno valutando l’acquisto. L’effetto “scatola nera”, in cui un cliente acquista un dispositivo senza un reale interesse a conoscere come funziona, quasi non esiste nel contesto B2B.
“Ciò nonostante, grazie ai progressi tecnologici che facilitano l’acquisto di beni in mobilità attraverso smartphone e tablet, l’uso commerciale di piattaforme online crescerà rapidamente, – osserva Pramod Dibble, consulente diFrost & Sullivan. – Anche la nascita di piattaforme cloud che offrono più scalabilità, sia come software sia come servizio di infrastruttura, sta spingendo le aziende verso la vendita al dettaglio online B2B.”
Per consentire ai clienti di sperimentare il canale online con un basso rischio, i rivenditori di servizi Internet dovrebbero proporre un’ampia scelta di servizi  piuttosto che una sola opzione in bundle. Solo allora anche i clienti che esitano a modificare il proprio attuale ecosistema di vendita e distribuzione inizieranno a utilizzare i canali online, che automatizzano molti degli aspetti dispendiosi in termini economici e di tempo dell’approvvigionamento.

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