Il nuovo modo di fare banking: sempre meno tradizionale, sempre più personale

A cura di Bruno Reggiani, Country Manager di Penta in Italia

Che siano piccole o medie, non è la dimensione che determina il successo di un’azienda ma il suo contributo – anche potenziale – sulla catena del valore. Punto imprescindibile perché le imprese italiane possano rivestire questo ruolo è che si trovino nella condizione di potersi focalizzare sul core business, dunque di poter contare su servizi su misura, accessibili e sicuri che semplificano la gestione di tutti i processi aziendali che sono a supporto delle attività di progettazione, sviluppo, vendita e distribuzione di prodotti e servizi. È così che si libera il potenziale aziendale per cui le imprese stesse sono nate e sono presenti sul mercato.

In questo contesto è fondamentale che chi offre servizi finanziari comprenda quanto sia strategico focalizzarsi sulla user experience, che non deve significare semplicemente proporre una valida esperienza di utilizzo di un certo servizio o prodotto, ma garantire che questa esperienza sia personalizzata e possa crescere e modellarsi quotidianamente in funzione delle reali necessità dell’utente. Per noi di Penta, infatti, offrire una user experience positiva nell’era della digital transformation vuol dire concepire e proporre nuovi servizi e soluzioni che rispondano alle esigenze del cliente in continua evoluzione. Chiedere e ascoltare i feedback dei clienti, parlare con loro in modo diretto e valutare profondamente le richieste che arrivano da tutti i canali di comunicazione attivati, per permettere agli sviluppatori di capire i bisogni e le necessità di tutti i giorni e creare così soluzioni che aiutino PMI e start-up a operare e concentrarsi sul proprio lavoro in totale tranquillità.

Ed è qui che si inserisce il tema dell’open banking, che genera una vera e propria rivoluzione, sia per le istituzioni finanziarie tradizionali, incalzando l’adozione di metodi innovativi, sia per le aziende, abilitandole alla crescita ma allo stesso tempo richiedendo loro un cambiamento interno della mentalità tipica aziendale. Con l’open banking la relazione tra istituti finanziari e consumatori si sposta su un piano totalmente rinnovato. Il suo successo sarà basato su una user experience positiva ed efficace, che ha come unico comun denominatore fare in modo che gli obiettivi degli utenti incontrino quelli delle organizzazioni che si mettono al loro servizio.

La tecnologia come vero motore di crescita

Con l’avvento dell’open banking e l’introduzione progressiva della direttiva Psd2, le banche devono adottare il mindset tipico delle grandi aziende tech: innovare la loro offerta proponendo soluzioni integrate partendo dal fulcro del loro business, ossia i clienti e le loro specifiche necessità. Per fare ciò devono guardare all’adozione di nuovi modelli, piattaforme ed ecosistemi che possano garantire maggiore accesso, compatibilità, velocità, semplicità d’uso e intuitività nei processi di banking e amministrativi, le stesse funzionalità tipiche richieste dal mondo consumer a un tradizionale dispositivo elettronico.

Le nuove realtà come le challenger bank hanno successo in questo proprio perché creano un ecosistema di servizi integrati in grado di offrire convenienza al cliente non solo da un punto di vista economico ma soprattutto in termini di esperienza d’uso, facilità di accesso e compatibilità.

La rivoluzione è essere al centro del proprio business

Grazie al potenziamento della nuova direttiva Psd2, l’utente finale, come un imprenditore o uno startupper, ha finalmente la possibilità di accedere a un mercato di servizi finanziari molto più ampio e innovativo. L’utente godrà infatti del pieno possesso e controllo sui dati del proprio conto di pagamento e sarà libero di condividerli con chi desidera, di fatto abbattendo le barriere all’ingresso per quegli attori, come le challenger bank, che finora hanno avuto un ruolo marginale nel panorama finanziario italiano.

In questo nuovo contesto dove i dati e i servizi finanziari stanno diventando dei beni di largo consumo, il vero asso nella manica sarà fornire al consumatore, che ha maturato oggi un know-how digitale avanzato, la migliore esperienza utente possibile, proponendogli un prodotto bancario iper personalizzato, di semplice utilizzo e accessibile ovunque e da qualsiasi dispositivo. Di vitale importanza sarà poi la capacità delle banche cosiddette “champion”, ovvero quelle che praticano l’open banking a livello avanzato, di creare un vero ecosistema di partner che faciliti la creazione di nuovi servizi o che funga da catalizzatore per la trasformazione di quelli già esistenti che ancora non rispecchiano l’anima innovativa dei fruitori.

Potere democratico a tutti

Tra gli aspetti abilitanti della trasformazione digitale nell’ambito banking risiede anche la possibilità di adottare l’employee empowerment, fenomeno particolarmente apprezzato negli ultimi anni perché, quando applicato, è in grado di generare benefici anche a lungo termine, sia per i dipendenti dell’azienda che registrano migliori prestazioni e soddisfazioni lavorative, sia per l’azienda stessa che beneficia di un maggior impegno da parte del team nei confronti dell’organizzazione e del business. Un win win che si basa su uno scambio reciproco di fiducia e responsabilità per migliorare la cultura del lavoro in azienda.

Grazie alle funzionalità abilitanti derivanti dall’open banking, infatti, è facile mettere ogni dipendente nelle condizioni di poter avere accesso immediato a risorse e servizi che prima richiedevano costi molto elevati. In questo modo il dipendente non solo si sentirà maggiormente responsabile, ma potrà gestire in maniera autonoma alcuni degli aspetti finanziari e amministrativi dell’azienda, scardinando i consueti processi interni e burocratici.

Va in questa direzione la scelta che oggi si dimostra sempre più vincente di offrire carte di debito personali a ciascun dipendente (pur mantenendo il controllo sulle spese limitandole allo svolgimento delle attività di propria competenza) e la possibilità di eseguire in maniera rapida ed efficiente note spese e fatturazioni.

Questo è l’unico futuro possibile che vediamo vincente per l’organizzazione gerarchica delle aziende: una struttura che abiliti ogni dipendente e lo renda protagonista del business aziendale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!