Il Portafoglio Italia regge la discesa meglio del Ftse Mib

La discesa dei listini azionari in questa prima decade di gennaio non poteva non colpire anche il nuovo Portafoglio Italia 2016. Che ha comunque retto egregiamente, con due dei tre panieri in cui è suddiviso che cedono meno del 4% (contro il -6,6% del Ftse Mib) e tutti e tre fanno comunque meglio del Ftse Mib. Grazie soprattutto a Snam, in positivo del 2,24% e Terna (-1,26%). E così il portafoglio “5 dogs” segna -3,67% e il “PPP” (composto dalla sola Enel) un -2,98%; infine il portafoglio dei “10 dogs” perde il 6,55 per cento. Qui i risultati in dettaglio. I dati sono aggiornati a stamattina.
Come vengono costruiti i tre portafogli? Il primo, quello dei “10 dogs” comprende appunto i 10 titoli con il dividend yield maggiore scelti tra i 40 del Ftse Mib. Ordinando questi 10 titoli per prezzo crescente e prendendo i primi cinque (quelli cioè con il prezzo inferiore) si ottiene il secondo portafoglio “5 dogs“: alla base del motodo è il fatto che un incremento (in assoluto) del prezzo ha un impatto percentuale maggiore su un titolo con un prezzo basso piuttosto che alto. Il terzo e ultimo portafoglio, detto “PPP” è composto infine da un solo titolo: il secondo dell’ordinamento (dal prezzo più basso a quello più alto). Si tratta solo di una anomalia statistica scoperta da O’Higgins ma valida anche sul mercato italiano: in genere – ma ovviamente non è una certezza – è un titolo che sovraperforma il mercato. Quest’anno è Enel.
Di seguito l’elenco dei 10 titoli: Unipolsai, Enel, Terna, Unipol Gf, Snam, StM, Banca Mediolanum, Tenaris, EniGeneraliMax Malandra

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