Il punto sui mercato di Banca Intermobilare

A cura di Banca Intermobiliare

Le vacanze estive sono state caratterizzate dal dibattito sui tassi di interesse e questo ha di fatto riportato l’attenzione sui dati macro americani: a questo riguardo le ultime indicazioni non sono state sicuramente brillanti, con l’ISM Manufacturing inferiore alle attese e anche al di sotto della soglia 50 a cui sono seguiti i dati sul mercato del lavoro peggiori delle stime. E’ andato nella stessa direzione l’indice ISM Non-Manufacturing uscito nettamente al di sotto delle attese ed in decisa flessione rispetto alla lettura di luglio (51.4 contro 55.5).

Considerato che l’ISM Non-Manufacturing rappresenta una parte rilevante dell’attività economica americana, il debole dato ha influito sulla probabilità di rialzo dei tassi implicita nei futures sui FED Funds, scesa sotto il 30% per il mese di settembre e intorno al 53% per dicembre.

Noi restiamo dell’idea che vi sarà un rialzo di 25 bp entro la fine dell’anno e, per quanto le probabilità incorporate dal mercato siano più basse delle nostre aspettative, crediamo che l’incremento del costo del denaro sia stato adeguatamente preparato e che non sia destinato a dare più di tanto fastidio ai mercati (anche nel caso di un rialzo a settembre che potrebbe generare un po’ più di volatilità sul breve termine), anzi giunti a questo punto del ciclo potrebbe essere letto come un segnale di fiducia sulla ripresa americana.

Detto questo, l’andamento di Wall Street continua però a fornire la sensazione di un mercato che fa piuttosto fatica a trovare spazio verso l’alto, pur non fornendo alcun segnale negativo: l’S&P500 sta confermando il trend ascendente, ma occorre anche dare il giusto peso al fatto che, prendendo a riferimento le chiusure, si muove in uno strettissimo trading range dell’1.5% dalla metà di luglio.

Supportati anche dalla tenuta americana, da un po’ di tempo a questa parte è migliorata l’impostazione delle Borse europee. Se il DAX aveva fatto da apripista, con il movimento di inizio agosto, nelle ultime settimane è migliorata la configurazione degli altri principali indici europei (EUROSTOXX, CAC40, FTSEMIB), conseguenza anche del rimbalzo che ha interessato il settore bancario. Ovviamente sul fronte europeo gli elementi di incertezza restano numerosi, soprattutto con riferimento agli aspetti di carattere politico ed all’evoluzione della crisi del sistema bancario.

Per contro, va osservato che ci potrebbe essere una finestra temporale favorevole: – sul fronte politico il primo appuntamento rilevante dovrebbe essere il Referendum costituzionale italiano, che però a questo punto non dovrebbe tenersi prima di fine novembre o dicembre, mentre le prime elezioni politiche saranno quelle francesi nella primavera del 2017; – con riferimento al sistema bancario, l’operazione di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena non dovrebbe entrare nel vivo prima della fine dell’anno, mentre nel frattempo dovrebbero essere avviate le prime importanti operazioni di cartolarizzazione di sofferenze che dovrebbero finalmente fornire qualche punto di riferimento concreto per la valutazione dei crediti deteriorati.

Con la prospettiva di poter temporaneamente e parzialmente mettere da parte i fattori di rischio, dovrebbero acquistare peso le valutazioni dei mercati europei, piuttosto sacrificate nell’attuale contesto di tassi (DAX e FTSEMIB presentano un P/E forward intorno a 13x).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!