Il punto sul mercato Forex in attesa dell’Eurogruppo

Continua il teatrino sulla Grecia, una situazione pericolosa che sembra non riuscire a trovare uno sblocco. Ieri si sono incontrati Draghi e Juncker a pranzo, prima che il presidente della BCE raggiungesse il Parlamento Europeo e sembra che l’argomento cardine di discussione sia stato come rafforzare l’Europa, non come risolvere il problema greco. Problema affrontato in sede parlamentare, sul quale non sono arrivate novità di sorta, con Draghi a ripetere quanto già ci aveva detto nel corso delle ultime settimane e che ha lasciato aperta la porta della BCE alla Grecia, la quale potrà continuare ad avvalersi della liquidità necessaria fino a quando i propri istituti risulteranno solvibili e presenteranno sufficienti garanzie. No comment, non vogliamo scrivere ciò che pensiamo a riguardo, limitiamoci a valutare gli effetti sui mercati delle continue dichiarazioni e semi-notizie che ci giungono dalle istituzioni europee le quali hanno, tramite il numero uno della BCE, passato ufficialmente la palla all’Eurogruppo, che si riunirà giovedì. Da esso infatti dipendono gli accordi tra creditori e Grecia, una decisione politica che dovrà essere presa da rappresentati eletti dal popolo (almeno lì le elezioni le hanno fatte). Per il momento continuiamo a concentrarci sui prezzi di un mercato in pausa, con il dollaro in congestione contro le major e con la possibilità di assistere a potenziali incrementi di volatilità sulla sterlina e sull’euro a partire della ore 10.30, quando cominceranno le pubblicazioni macroeconomiche (inflazione UK e ZEW tedesco), per poi ragionare su eventuali riallineamenti dollaro centrici nel pomeriggio. Le borse potrebbero vivere delle aperture in sofferenza e sarà molto importante seguire, soprattutto nel pomeriggio, la tenuta o meno dei livelli di supporto che si delineano sullo S&P500, ieri arrivato pericolosamente a visitare area 2,070.0, la quale in caso di abbattimento potrebbe lasciare strada verso 60, dove valuteremo la possibile formazione di una divergenza rialzista oraria.
Eur/Usd Sopra 1.1265 il mercato ha raggiunto i massimi precedenti ed ora ci troviamo in congestione nei pressi della media a 21 oraria che, insieme all’area statica passante tra 1.1245 e 1.1260, potrebbe rappresentare una zona di supporto sulla quale però non andremo a valutare eventuali acquisti a causa del mancato aumento di volatilità a rialzo dei prezzi che non si sono allontanati abbastanza dalla media a 21 per farci considerare degli eventuali ingressi in limit. Se i supporti dovessero tenere e far ripartire i prezzi oltre area 1.1305 potremmo valutare potenziali accelerazioni verso 1.1330 e 1.1360, con l’idea che ritorni sotto area 1.1215 potrebbero tentare di condurre le quotazioni verso il più importante livello di 1.1190 che, se raggiunto con stocastico orario lontano dall’ipervenduto potrebbe lasciare spazio verso area 1.1160.

Usd/Jpy Ottima la tenuta delle resistenza studiate che hanno riportato le quotazioni sui target studiati, pur essendo di fronte ad un mercato con classi di volatilità contenute ma ben studiate. Siamo ancora in congestione all’interno dei livelli studiati anche ieri e potrebbe essere possibile sfruttare le aree di resistenza passanti tra 123.65 e 123.80 per valutare eventuali acquisti di yen (per potenziali ritorni verso 123.30, 123.10 ed eventuali tentativi di approfondimento verso 122 ¾), tenendo però oggi conto che in caso di superamento a rialzo di area 123.90 i prezzi potrebbero tentare delle ripartenze da valutare operativamente per chi fosse meno propenso al rischio al passaggio di area 124.15 (in anticipo comunque rispetto alle più importanti resistenze passanti per area 124.30.

Gbp/Usd Ottima la ripartenza del cable con il raggiungimento di area 1.5600 dopo la tenuta dei supporti che hanno esteso la propria area fino a 1.5485, livello sotto il quale avremmo valutato dei giri a ribasso delle posizioni come indicato ieri. Ci troviamo ora di fronte ad una divergenza ribassista oraria che potrebbe far pensare a vendite sui massimi di stanotte per tentativi di ridimensionamento dei prezzi verso 1.5490, area raggiungibile come taarget ultimo in caso di abbattimento a step di 1.5560 e 1.5535, tenendo conto che in caaso di superamento dei massimi i prezzi potrebbero tentare delle ripartenze verso 1.5655. Per chi fosse meno propenso al rischio, il fatto che i prezzi abbiano compiuto dei massimi crescenti accompagnati da minimi crescenti potrebbe far valutare degli acquisti diretti, senza ragionare su eventuali vendite di sterlina, su livelli che tuttavia in limit risultano a nostro avviso difficili da individuare, per cui l’idea è quella di attendere eventuali ripartenze e di ipotizzare dei potenziali ingressi al superamento dei massimi relativi che precedono l’area di ripartenza.

Aud/Usd  Continua a rimanere congestionato e difficile da tradare il cambio in questione. Non vogliamo sforzare l’operatività, per cui continuiamo a seguire potenziali rotture della congestione in essere prima di ritrovare dei riferimenti dal punto di vista di livelli importanti, per il momento continuiamo a valutarne la lateralità ben visibile su un time frame orario.

di Matteo  Paganini, analista di Fxcm

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