Il punto tecnico settimanale sul mercato Forex di Giovanni Maiani

Ho rispolverato, per i lettori di Finanza Operativa, un mio indice relativo all’euro nei confronti delle 33 divise prese in considerazione nella tabella sottostante.

L’indice utilizza varie ponderazioni, è calcolato con base 100 al 31 dicembre 1999 ed è correlato oltre il 91% con l’Euro Index di Bloomberg.

In questo modo posso calcolare, in assoluta autonomia, oltre allo “Stocastico orizzontale” già di mia creazione, l’alpha e il beta a un anno delle varie divise rispetto a un benchmark di riferimento, ossia l’Euro index.

Situazione generale:

La fase di rafforzamento dell’euro nei confronti delle altre divise rallenta e tende a esaurirsi in un’ottica di breve periodo.

In effetti, l’Euro index ha realizzato qualche giorno fa un nuovo massimo dell’anno poco al di sotto del top del 2018, vedi a metà febbraio 2018, per poi consolidare quindi indietreggiare parzialmente.

Inoltre, il test del massimo relativo appena evidenziato coincide con il passaggio della resistenza del canale ascendente di breve periodo, in essere dai primi dell’anno in corso, aumentandone pertanto la valenza.

Ora la divisa europea potrebbe accusare una breve discesa puramente fisiologica.

Lo scenario complessivo rimane quindi moderatamente rialzista, anche se la moneta unica è ancora in relativa difficoltà rispetto alcune divise sudamericane, vedi il real brasiliano o il pesos colombiano per esempio, ma è debole anche rispetto al Taiwan Dollar e al Vietnam Dong.

Ottime performance, invece, nei confronti del rublo russo (nuovo massimo dell’anno) e della Norwegian Krone.

Il cross della settomana: Euro vs Australian Dollar

L’euro nei confronti del dollaro australiano ha interrotto durante il mese di ottobre 2018 una fase ascendente iniziata nel mese di febbraio 2017 per poi lasciare spazio a una fase tendenzialmente laterale attorno a 1.58.

Quest’ultima è stata momentaneamente “movimentata” durante le ultime settimane da un rialzo puramente speculativo fino al massimo relativo di 1.98 circa, ma abbiamo poi assistito al ritorno attorno ai precedenti livelli di 1.60/1.58.

La volatilità è in questo momento storicamente bassa, mentre l’alpha e lo stocastico orizzontale ci mostrano una divisa europea non certamente “intenzionata” a farsi valere nei confronti dell’aud.

Inoltre, ricaviamo molto rapidamente un supporto dinamico di medio periodo, in essere dall’inizio del 2019, che passa praticamente a 1.61 la quale tenuta sarà molto importante anche per le incertezze che sono emerse sull’euro index “nostrano”.

Lo scenario puramente tecnico è moderatamente rialzista, ma soprattutto a rischio.

Tentare qualche modesto long su tenuta di 1.615/10 e sopra 1.66 con obiettivi rispettivi 1.65/66 e 1.70/71, poi 1.73. Short solo sotto 1.610 con obiettivi 1.580/75 e 1.53/50.

Ci focalizzeremo, come ogni settimana, a rotazione su una divisa contro euro. La prossima settimana parleremo del Brasilian Real.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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