“Il recupero dell’euro è eterogeneo”. L’analisi di Giovanni Maiani (Siat)

L’euro ha confermato i precedenti segnali di rafforzamento e l’Euro Index (indice di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) mette a segno un nuovo massimo dell’anno, come già avvenuto la scorsa settimana alla divisa europea nei confronti del dollaro Usa.

Il nostro benchmark prosegue e consolida ulteriormente il trend ascendente iniziato dopo il minimo di febbraio scorso e sembra avere le carte in regola per fare ancora bene.

Oggi voglio presentare il grafico storico settimanale della mia versione dell’Euro Index con, in basso e in rosso, la variazione percentuale a 52 settimane. Questo semplice accorgimento consente di osservare la realizzazione di molti massimi relativi dopo un rialzo dell’8%, mentre ho evidenziato i livelli +10% e +15% che includono gran parte dei massimi relativi più importanti. Il rialzo in essere è, al momento, del tutto lecito e non presenta forzatura.

Un’eventuale flessione rappresenterà tuttora una nuova opportunità di intervento rialzista, ma emerge qualche perplessità nei confronti di alcune divise.

In effetti, per quanto riguarda la tabella, nel 55% dei casi la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, anche se l’euro ha perso molto durante le ultime cinque sedute rispetto a Brl, Rub e Isk. Inoltre, in ben sei casi, la volatilità dei cross ha superato il 10% su base annua.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd innalza ulteriormente i massimi dell’anno, ma potrebbe indebolirsi parzialmente sotto 1.20. L’Eur/Zar appare in difficoltà dopo il test di 18.60. Attenzione alla tenuta di 9.20 per l’Eur/Try. L’Eur/Rub propone un doppio massimo discendente e potrebbe accelerare la discesa sotto 88.50. L’Eur/Krw testa nuovamente il supporto di 1.310. L’Eur/Jpy, incerto dopo il test del massimo dell’anno, potrebbe ripiegare. L’Eur/Isk prosegue la discesa. L’Eur/Inr è sui massimi dell’anno. L’Eur/Czk rimbalza, ma testa 26.60 e ci ripensa. L’Eur/Brl potrebbe accelerare la discesa sotto 6.10. L’Eur/Pln è in equilibrio precario sopra 4.45/3. L’Eur/Hkd è sui massimi dell’anno. L’Eur/Chf ha perso molto durante le ultime sedute.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl rimane debole. L’Usd/Rub tende a cedere ulteriormente.

Il dollaro Usa non se la passa molto bene. In effetti, Usd/Sgd, Usd/Cnn, Usd/Cad, Usd/Chf, Usd/Dkk, Usd/Krw, Usd/Nzd e Usd/Sek sono sui minimi dell’anno e l’Usd/Nok sta per fare loro compagnia.

Oggi vediamo due cross minori, per noi, ma tutto è relativo in quanto sono pure sempre fondamentali per gli abitanti dei relativi paesi.

L’euro vs Taiwan Dollar

La divisa europea nei confronti del Taiwan Dollar ha effettuato un trend ascendente durante la prima decade del nuovo millennio, prima di intraprendere una fase discendente che ha portato alla realizzazione di un doppio minimo relativo, praticamente statico anche se moderatamente rialzista, in area 32.28/1.

 

L’efficiency index aveva maggiormente sottolineato la possibilità di una ripresa e gli ultimi mesi lo stanno confermando.

In effetti, l’euro ha effettuato un doppio minimo ascendente, tra i mesi di maggio e di novembre di quest’anno, e tende a dirigersi verso la resistenza di 35 circa. Tale ostacolo appare immediatamente molto importante perché ricavato congiungendo i principali massimi discendenti realizzati durante gli ultimi cinque anni circa.

Al ribasso, invece, il doppio minimo ascendente, come sopra, ci permette di tracciare un supporto dinamico situato in area 34.0/33.5.

Il coefficiente beta è sui massimi dalla fine del 2007 e sembra ben impostato al rialzo, mentre l’alpha si avvicina progressivamente ai valori positivi.

La divisa europea è in rafforzamento nei confronti di alcune divise estere e quella taiwanese non fa eccezione.

Lo scenario di breve è moderatamente rialzista, mentre la situazione di medio/lungo periodo rimane ribassista. Avremo tuttavia un probabile segnale di inversione rialzista di medio periodo in caso di superamento confermato di 35.

Direi di procedere in questo modo: rialzista sopra 35 con obiettivi 37.5 e 40, poi 42 e 45/6. Negativo sotto 33.50, ma il vero test sarà nelle immediate vicinanze di 32.50. Molti livelli sono stati indentificati con il P&F 0.5*3.

L’euro vs Thailandia Baht

La divisa europea nei confronti del Thailandia Baht cerca di confermare l’uscita dalla fase ribassista di medio/lungo periodo che ha caratterizzato gli ultimi e oltre 12 anni.

In questa occasione presento un grafico “senza effetti speciali” per focalizzare lo studio sull’aspetto tecnico.

In effetti, il trend discendente, e impegnativo, che ha caratterizzato gli ultimi anni ha portato, alla fine del 2019, alla realizzazione di una serie di massimi relativi a 33.3/2 che ha preparato il terreno per una ripresa.

Il 2020 passerà alla storia per il superamento della resistenza dinamica che delimitava la tendenza ribassista sopra evidenziata, ma l’euro tenta di confermare quello che è, attualmente, un pullback up.

La divisa europea sembra un attimo incerta sul da farsi e trova, in corrispondenza di 37.50 circa, una resistenza statica molto impegnativa. Tale ostacolo è, a tutti gli effetti, un precedente e importante livello di supporto interessato in alcuni momenti storici importanti; vedi gli anni 1999, 2002, 2013 e 2018 per citarne alcuni. Tale livello è stato anche testato, non più tardi, di qualche settimana fa.

Attenderemo pazientemente l’eventuale superamento di 37.5 per ottenere una conferma rialzista.

Al ribasso, invece, il movimento rialzista in atto dall’inizio del 2020 permette di tracciare un supporto dinamico che passa nell’area 36.0/35.5; intervallo già interessato dalla resistenza discendente di medio/lungo periodo che è, senza dubbio, la protagonista di oggi. Anche in questo caso il coefficiente beta ha valori relativamente elevati in questo momento.

L’euro cerca di confermare il segnale di inversione rialzista di medio/lungo periodo appena generato, ma l’ampiezza temporale del trend messo in discussione è tale da necessitare di una conferma.

Probabile l’inizio di una fase di rafforzamento dell’euro, ma solo in caso di superamento di 37.50 con obiettivi 40.0/5 e 43, poi 45 e 49. Negativo, pertanto, sotto 35.50 con probabile ritorno all’interno del canale discendente con ritorno verso i minimi di 33 circa.

Mi focalizzerò, come ogni settimana, a rotazione su una o più divise contro euro. La prossima settimana parlerò di Turkish Lira e Us Dollar che, chiaramente, non sono i cross più importanti a livello mondiale… Quando avrò concluso la rapida panoramica di tutti i cross della tabella mi dedicherò principalmente alle opportunità di trade contro euro.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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